“Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. Io sono il Signore” Lev. 19:32

Il credente anziano ha un posto d’onore, e di rispetto nella chiesa. Le sue orme hanno tracciato la storia con la fedeltà di una vita di testimonianza. La sapienza dell’anziano non è un dato solo di esperienza, ma di una vita vissuta con il timore di Dio.

Fernando  Barile nasce a Troia (Fg) il 18 gennaio 1940 da Antonio Barile e Lucia De Francesco, terzo di otto figli di famiglia modesta e di sani principi morali. La famiglia Barile fu una delle prime ad accettare l’Evangelo nel lontano 1947, annunciato dal fr. Giovanni Lizzi. Era un periodo non facile a causa della persecuzione inflitta dal regime fascista in seguito alla circolare Buffarini Guidi del 9 aprile 1935, firmata dallo stesso Benito Mussolini che vietava il culto pentecostale in tutto il territorio nazionale, perché considerato nocivo all’equilibrio psico-fisico della razza umana. L’infamante circolare procurò grande sofferenza a tutte le comunità pentecostali. Il 16 aprile1955, l’oltraggiosa circolare fu revocata, ma il clero locale continuava a perseguitare, e schernire i credenti di fede evangelica. (A)

I coraggiosi credenti percorrendo le strade della città, testimoniavano con risolutezza ai concittadini e al clero affermando: “il Signore che noi serviamo è un Dio vivente!”

Fernando visse la sua infanzia come tutti i bambini della sua età in semplicità e spensieratezza, staccato dai problemi che angosciavano la famiglia. Pur avendo ricevuto dai suoi l’insegnamento cristiano, non aveva fatto nessuna esperienza con il Signore. All’età di venti anni lasciò la famiglia ed emigrò a Torino per lavoro, dove lavorò come operaio in una fabbrica. Il suo scopo non era quello di arricchirsi o mettere da parte dei soldi per il suo futuro, ma per dare un aiuto  economico alla sua famiglia che ne aveva bisogno.

Una delle sue esperienze – Una sera, per divertimento, si recò al cinema, durante la proiezione cinematografica avvertì una repulsione ostile, diabolica, che lo contrastava nello spirito, tanto che dovette scappare da quel posto. Comprese che quel luogo non era per lui e che Dio era interessato alla sua vita. Intanto la famiglia si era trasferita da Troia a Foggia. Fernando raggiunse i suoi e vi rimase per un certo periodo. Non trovando lavoro, decise di emigrare all’estero, in Svizzera dove lavorò in una fabbrica come operaio. Nel principio tutto procedeva bene, frequentava una comunità cristiana evangelica, collaborava in alcune attività, quando una spiacevole e inaspettata situazione sconvolse la sua vita. Cadde in depressione; amareggiato, tornò in Italia. La sua depressione ormai patologica lo rese dipendente dagli psicofarmaci. Debole da non reggersi in piedi, non aveva la forza di salire le scale di casa di sua cognata Rebecca. (B) Su quelle scale, insieme si inginocchiarono, pregarono a lungo, cercarono l’aiuto del Signore; nella preghiera Fernando disse: “Signore, se tu mi salvi io dedicherò la mia vita a te!” Durante l’intensa preghiera, sentì la mano di Dio su di lui. Il suo cuore fu riempito da una grande pace, per la prima volta mangiò e riposò tranquillamente come non mai. Da quella sera Fernando fu grato a Dio per averlo portato fuori da quel baratro che lo stava distruggendo. Gesù non si limita a consolare, ma risolve ogni problema.

Dopo due lunghi anni in casa, fermo, demotivato fu avvinto dal desiderio di pregare, di leggere la Parola; accompagnandosi con la chitarra cantava con gioia canzoni al Signore. Dio gli parlò di nuovo dicendo: “Adoperati nel servirmi ed io ti  benedirò”. Fernando aveva un solo scopo: condurre anime a Cristo e alla salvezza. Non aveva nessun insegnamento teologico, si lasciava guidare dallo Spirito Santo.

L’esperienza profonda della nuova nascita e il battesimo nello Spirito Santo trasformarono la sua esistenza. Dio gli dette il ministero della Parola e l’investì della Sua grazia. Una mattina durante la preghiera, ancora una volta,  Dio gli parlò: “Ti darò una compagna che rallegrerà la tua vita,  insieme  mi servirete”. (C) – Dio è fedele. – Nel dicembre 1975 si unì in matrimonio con la sorella Imelda Ciardulli di Pietramontecorvino (Fg), valida collaboratrice. Dio li ha benedetti dandogli tre figli: Debora, Damaris e Antonio. (D)

Anni 1950-1960 – Fernando abbinava la sua attività secolare di commerciante ambulante a quella di evangelista. Ha seminato la Parola con la tenda nelle provincie di Foggia, Bari, Salerno e nell’Italia settentrionale. Per la Buona Novella predicata nella provincia di Foggia, furono guadagnate diverse anime al Signore: a Castelnuovo della Daunia, Casalvecchio di Puglia, Casalnuovo Monterotaro, si radunavano nelle case. A Casalvecchio di Puglia fu affittato un locale per circa due anni, dove i fratelli dei paesi circonvicini si radunavano, il clero perseguitava i fedeli in maniera esasperante, durante il culto faceva suonare insistentemente le campane per ore. (M)

Fernando ha curato la chiesa di Sannicandro Garganico, per circa cinquant’anni lavorando con impegno e con umiltà. (N) In tutti questi anni Dio ha benedetto questa comunità facendola prosperare nelle Sue vie. Era altresì dedito all’evangelizzazioni nelle piazze all’aperto, faceva visite costanti nelle carceri e negli ospedali distribuendo calendari, vangeli e Bibbie; tutto ciò ha caratterizzato la vita del fratello Fernando.

Dal Risveglio Pentecostale n. 10 -1976 – Ringrazio il Signore per le sue benedizioni e per l’opportunità che Egli ci concede di spargere al mondo la Sua Parola. Nei mesi di luglio, agosto, settembre insieme al fratello Fernando Barile e con la collaborazione di alcuni fedeli della comunità di Foggia, abbiamo avuto delle riunioni evangelistiche all’aperto nelle principali piazze di alcuni paesi della provincia,  tra cui Sannicandro, Pietramontecorvino e Rocchetta Sant’Antonio, centinaia di persone hanno così potuto ascoltare il messaggio della Parola predicata con semplicità evangelica. Avvertiamo la necessità e l’importanza evangelistica in mezzo ad una società che vive lontana da Dio e che si corrompe sempre più nel peccato. Il Signore conosce i suoi. L’annuncio della Buona Novella trova sempre posto in tutti quelli che aprono i loro cuori a Cristo. Siamo stati incoraggiati nel vedere come molti hanno ascoltato con riverenza e rispetto e alla fine di ogni riunione, chiedevano di sapere di più intorno alle cose che avevano udito. Ciò ci ha dato l’opportunità di continuare a esporre personalmente i fondamenti della fede cristiana e l’importanza e l’urgenza della salvezza.  Michele Rutigliano

Nel 1977-1978 – Fernando, aprì una comunità a Foggia in via Arcangelo Michele. I fedeli vi rimasero per parecchi anni. Dopo la comunità si spostò in viale Kennedy in un locale più adeguato. Per una serie di motivi le riunioni cessarono perché molti fedeli andarono nella chiesa di vico S. Martino, 11 Foggia. Fernando si dedicò all’evangelizzazione delle comunità delle varie province e alla cura dei fedeli di Sannicandro. Dio gli fece grazia di curare le comunità di: Trinitapoli, San Ferdinando, San Marco la Catola e collaborò con molti pastori nelle comunità e nelle evangelizzazioni con la tenda, predicò la Parola con autorità e con coraggio.

Trinitapoli – Il fr. Fernando si prodigò per ricucire lo strappo, con la sua opera di evangelizzazione per le case, e con l’istallazione di una tenda; diede un grande contributo per lo sviluppo numerico della comunità. Ci fu un risveglio. Tutti quelli che si erano allontanati, particolarmente i giovani, rientrarono in comunità. – Dio era col Suo popolo. (F)

EPISODIO tenda Bethel – Negli anni 1980 – 1990 Fernando, ogni anno installava la tenda di evangelizzazione in città. Era il mese di agosto, nella nuova zona 167 di case popolari, Angelo Manfredi insieme ad altri fratelli era impegnato nel montaggio della tenda, quando delle persone, si avvicinarono loro a bordo di una moto e li minacciarono dicendo che durante la notte avrebbero dato fuoco alla struttura. I fratelli continuarono a lavorare, stanchi, dopo aver pregato, si addormentarono tranquillamente. La sera successiva ci fu una grande partecipazione di fratelli provenienti dai paesi limitrofi. Mentre i giovani di Trinitapoli, di Cerignola e San Ferdinando cantavano gli inni al Signore, sulla tenda cadde una pioggia di sassi lanciati da persone dal palazzo di fronte; incuranti del fatto che intorno alla tenda vi fossero varie decine di bambini, figli di credenti che giocavano. Il fr. Franco Nicola che era di guardia sentiva i sassi che gli sfioravano il viso, per un miracolo non fu colpito <Il Signore lo protesse.> Queste persone furono riconosciute e dei fratelli gli dissero: “grazie a Dio che non ci avete colpito”, questi risposero: “In un modo si deve morire!”.

Il fr. Barile spaventato, si recò nella caserma dei carabinieri notificando l’accaduto nella zona 167. Il carabiniere disse: Per carità, chi vi ha concesso il permesso di mettere la tenda lì? Il fratello ribadì “abbiamo il permesso, siamo stati normalmente autorizzati”. È una zona pericolosa! La prima cosa da fare è spostare la tenda! Noi quando interveniamo in quella zona, non siamo bene accettati. Fernando, preoccupato tornò a Foggia. Egli disse: “Signore, in tanti anni di campagne evangelistiche non mi era mai capitato di dover spostare la tenda. Oh Dio proteggici, intervieni! Non conoscevo le difficoltà di quella zona”. La sera dopo, poco distante dalla tenda, c’erano quattro persone che ascoltavano il messaggio della Parola. La sorella Loreta disse: “Fernando li ho riconosciuti, sono quelli che hanno gettato i sassi sulla tenda!”.

Il pastore fece l’invito di andare avanti per la salvezza, insieme ai fedeli, i quattro si fecero avanti anche loro. La moglie, di uno di questi, cercava di distogliere suo marito perché la Parola gli aveva toccato il cuore. Alla fine del culto questo si avvicinò al pastore e disse: “Fernando, lascia la tenda come sta, non togliere gli strumenti musicali e altro. Vedi io sarò su quel balcone di fronte, nessuno oserà avvicinarsi”. I giovani di guardia da quella sera dormirono tranquilli. Tra Fernando e lui s’instaurò un rapporto di amicizia. L’ultima sera della campagna evangelistica egli disse: “So che la tenda andrà a Sannicandro Garganico; vorrei essere lì con voi ma non posso perché soggetto a detenzione domiciliare. – “Con Gesù si è veramente liberi! – Fernando Barile condusse la comunità per circa quindici anni. (F)

San Ferdinando di Puglia. – Fernando Barile negli anni 1970 –1980  sostituì suo padre Antonio Barile. Fu prima collaboratore del padre, poi pastore. (G)

San Marco la Catola – Fernando Barile già nel 1968 collaborò con la comunità e dal 1970 al 1980 si prese cura di un’evangelizzazione capillare. Il seme della parola fu sparso ampiamente annunciando la Parola di casa in casa, con culti all’aperto, con tende, distribuendo materiale di letteratura cristiana. Alcuni chiesero di pregare, rimasero solo dei simpatizzanti, nacquero delle amicizie ma non ci furono conversioni. Il numero dei fedeli diminuì enormemente a causa dell’emigrazione dei giovani e per la morte dei fratelli anziani, ciò segnò la fine di questa comunità. Il locale di culto fu inevitabilmente chiuso e per i pochi rimasti, le riunioni continuarono in casa della sorella Angela. Fernando saltuariamente continuò a portare la Parola. Angela con Maria Barrea si riuniva in casa per leggere la Parola e pregare ma nel 2018 la sorella Maria è andata col Signore. – L’unica testimone dell’Evangelo a San Marco la Catola è Angela Greco.

Sabato 25 luglio 2020 da Foggia e da San Paolo di Civitate dei fedeli hanno visitato la sorella Angela non solo per incoraggiarla, ma anche perché lo Spirito Santo continui a divampare in San Marco  la Catola. Gloria a Dio! La sorella Angela viene incoraggiata telefonicamente tutti i giorni dall’amore di una sorella di Foggia e saltuariamente visitata insieme al marito. (H)

Siamo nel 2020 – Fernando, avanti negli anni, dopo oltre cinquant’anni di ministero cristiano, ha raggiunto l’età in cui molti servitori di Dio si riposano. Desiderava “donare alle A.D.I. il locale adiacente alla chiesa, adibito per la Scuola Domenicale, in Via Manzoni. Rese consapevole della sua decisione al fr. Tarabella il quale acconsentì. Intanto, Michele Vitale conduttore della comunità di Via Degli Equi, anche lui era giunto in età di emeritazione.

Tarabella ebbe a cuore la riappacificazione delle due comunità di Sannicandro, come avvenne nel 2017 per le due chiese di Foggia: Via Tito Serra e Piazza Scaramella, le due comunità divennero una sola. Tarabella anche questa volta si prodigò con lo stesso impegno, con la preghiera e la partecipazione della chiesa di Foggia. Fu un lavoro duro ma grazie a Dio, il 22 gennaio 2023 le due comunità si sono riunite per celebrare insieme la cena del Signore, in Via Degli Equi. Il 26 febbraio 2023 nella comunità di Sannicandro, fu eletto come pastore Fulvio Tarabella che cura anche le comunità di San Giovanni Rotondo, San Severo e San Marco in Lamis. – Il contratto del locale è stato stipulato nel mese di maggio 2018 dalle A.D.I. (L)

Fernando, ormai avanti negli anni, con tenacia un giorno disse: “Signore, porterò avanti l’opera che tu mi hai affidato con fedeltà fino all’ultimo perché desidero «la corona» della vita che mi hai promesso”.

 Epidemia Covid 19. – Siamo in piena epidemia Covid 19. Fitte tenebre si sono addensate sulla nostra Italia e su tutto il mondo intero riempendo le nostre vite di un silenzio assordante, desolante, che paralizza ogni cosa. L’epidemia continua con il più alto numero di contagi. Migliaia sono i ricoverati in terapia intensiva molti fratelli sono colpiti e alcuni non ce la fanno. Fernando è ricoverato in ospedale in terapia intensiva ma non teme, è in compagnia di Dio. La preghiera e la fede, lo portano ad ambire alla corona della vita. Il 23 marzo 2022 Fernando è tornato alla casa del Padre Celeste. Per un credente che ha seguito il Signore, non c’è nulla di più bello che poter dire alla fine dei suoi giorni, come Paolo: “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede …mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno”. 2 Timoteo 4:7-8.

Il funerale è stato celebrato il 24 marzo 2022 a Foggia nella chiesa di Via Tito Serra, dal Fr. Paolo Testa perché il pastore Fulvio Tarabella si trovava in missione umanitaria in Ucraina. C’è stata una stragrande partecipazione di fedeli della chiesa di Foggia e di tutta la provincia con i vari pastori. Fernando, pioniere dell’Evangelo, della prima generazione del movimento pentecostale ha saputo combattere con le armi della fede profonda e vigorosa.

Collaboratori e visitatori: – Rutigliano Michele, Franco Cassio, Angelo Campagna, Attilio Di Gennaro 1970-1980, Sabatini di Cerignola, Anania di San Ferdinando ed altri.

Le prime sorelle distinte nella fede: – Lucia Contessa, Giuseppina Augello madre di Maria Grazia Curatolo, Renata Sacco, Lucia madre di Filomena Pertosa, Emanuela, Enza e Angela Marinaccio, Filomena Ferrazzano, Nunzia Ferrante, Concetta, Mincuccella  e altri credenti.

Interviste

  • Sorella Imelda Ciardulli moglie di Fernando Barile interviste del 23 maggio 2023 in casa a Foggia.
  • Sorella Damaris, Figlia di Fernando Barile interviste del 23 maggio 2023 in casa a Foggia.
  • Sorella Filomena Pertosa di Pescara intervista telefonica del 14 giugno 2023.
  • Sorella Maria Grazia Curatolo di Sannicandro intervista telefonica del 16  giugno 2023.
  • Fratello Michele Vitale, pastore emerito di Sannicandro G. intervista telefonica del 21  giugno 2023.
  • Fratello Fulvio Tarabella pastore chiesa di Sannicandro G. intervista telefonica del 24 Ottobre 2023

Maria Torraco