Il termine “pornografia” deriva dal greco, ed è composto dalla parola gràfo “scrivere” e da pèrnemi “meretrice”, per cui letteralmente significa “disegnare prostitute” e indica perciò gli scritti, i disegni e le immagini in cui vi è una rappresentazione esplicita di soggetti erotici e sessuali. La pornografia rappresenta una minaccia silente [vedi glossario] per tutti indistintamente, a iniziare dall’età adolescenziale (2 Timoteo 2:22).  Oggi in molti credono che essa sia la mera arte di mostrare tutto senza vergogna e senza veli, e sono convinti che vedere delle scene a luci rosse  sia come assistere in TV a un evento sportivo, e sfogliare una rivista hard [vedi glossario] sia come leggere un fumetto. A questo proposito consigliamo la lettura del libro Sessualità e Moralità nella Bibbia di Daniel R. Heimbach – Ed. ADI-Media, 2013, che sviluppa il tema della sessualità in modo molto più esaustivo e variegato.

Considera – La dicitura a luci rosse sembra che sia stata coniata negli Stati Uniti, dove fu adottata la pratica di allocare una luce rossa alla finestra per indicare ai clienti la natura del luogo e del commercio che si conduceva in determinati posti. Altri fanno derivare l’espressione dalla pratica delle prostitute di Amsterdam, che adescavano i pescatori con luci rese rosse con della stoffa. Non ha alcuna attinenza, invece, con la storia biblica di Raab, che a Gerico appese alla finestra della propria casa “una  cordicella di filo rosso” (Giosuè 2:18) per farsi riconoscere dai servi di Dio ed essere salvata con la propria famiglia.

Dalla loro parte sta un pubblico molto eterogeneo, sempre più vasto e di età sempre più bassa, che quotidianamente in tutto il mondo ricerca questa forma di piacere. Proprio in virtù del largo consenso, e di un’ebrezza generalizzata, la gente scorge in questo fenomeno sempre meno il male e la sua coscienza lo considera un prodotto del progresso e un modello da accettare e seguire placidamente. Infatti, il mercato mondiale della pornografia è continuamente in aumento e le navigazioni sui siti web dedicati al porno generano una quantità di traffico superiore a quella della maggior parte degli altri siti  web e solo giganti come Google e Facebook sembrano poter competere contro i maggiori portali pornografici mondiali.

1. Un disturbo compulsivo peccaminoso   :: Matteo 5:28   :: Efesini 4:19 Un noto terapeuta [vedi glossario] del KinseY Institute per le ricerche sul sesso nello stato dell’Indiana (U.S.A.) considera il problema come una compulsione e non come dipendenza. La compulsione, difatti, indica in psichiatria e psicologia l’impulso macchinale e irrefrenabile teso a placare i pensieri ossessivi che dominano la vita psichica di un individuo. Uno studio di neurologia ha inoltre dimostrato che la visione prolungata di immagini pornografiche agisce sul cervello come la cocaina, perché causa il rilascio di potenti sostanze neurochimiche, virtualmente identiche alle droghe sintetiche. Proprio come i tossicodipendenti hanno bisogno di dosi sempre maggiori di stupefacenti, anche i dipendenti dalla pornografia avrebbero bisogno di materiale sempre più estremo per ottenere lo stesso livello di piacere. Al di là del pensiero dei sessuologhi e dei terapeuti, ben più importante è l’insegnamento della Parola di Dio che ci fa comprendere come la pornografia sia un peccato ) 1 Giovanni 2:16, 16) anche se riguarda la sfera del pensiero. Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Matteo 5:28

  • Per l’insegnante   Il Signore insegna a vigilare e a controllare la volontà dissoluta che guida lo sguardo impuro e accarezza e coltiva i desideri disonorevoli. I parametri di Dio sono diversi da quelli umani. L’Antico Testamento accenna all’occhio adultero (Giobbe 24:15) e il Nuovo Tastamento ne ripete l’ammonimento (2 Pietro 2:14) ed enfatizza l’importanza della purezza dello sguardo (Matteo 6:22). Una donna o un uomo non devono essere visti come oggetto di desiderio sessuale e dunque di adulterio commesso nel cuore, ma come persone con cui instaurare una sincera relazione fraterna, improntata alla santità. La Parola di Dio insegna, inoltre, che il peccato non ha età biologica (1 Corinzi 6:13;  2 Corinzi 12:21;  Efesini 5:3: Colossesi 3:5; 1 Tessalonicesi 4:3; Apocalisse 2:21).

La pornografia esalta la licenziosità del sesso, praticato in modo casuale ed extraconiugale [ricorda che il sesso è legittimo esclusivamente all’interno del matrimonio (Genesi 2:24)], lo considera gratificante, lo disumanizza e lo pubblicizza con scene indecenti, intese a suscitare passioni insane in chi le osserva. La pornografia agisce come un cancro, che contamina l’integrità in modo subdolo, perché esce dalla riservatezza dell’intimità coniugale e diventa un grande affare mediatico. Dietro il consumo della pornografia c’è un vero e proprio business con venditori, clienti e un giro d’affari da capogiro. Chi gestisce tale gigantesca industria, si avvale di “attori”, disposti a lasciarsi degradare a semplice oggetto senza alcuna dignità, e di consumatore, appartenenti a un pubblico molto ampio a prescindere dall’età e dallo status sociale, adescato da quei “prodotti commerciali” dissoluti.

Nota – Anche se la pornografia ha origini remote, a darle popolarità sono stati i cinema prima e Internet poi. Con un click si possono scaricare immagini e filmati del grado di perversità desiderato. Ovviamente, perciò, ti raccomandiamo di usare il web con molta attenzione, tenendoti lontano “dall’isola delle Sirene”, che attira ancora oggi i marinai più imprudenti.

Rifletti – Purtroppo, sono tanti i giovani che hanno venduto la propria intimità per pagarsi una ricarica telefonica. Naturalmente, la ricarica del telefonino è soltanto un modo per sentirsi capace di ottenere ciò che si vuole, assicurarsi una soddisfazione momentanea, utile a colmare una necessità interiore più profonda. Si tratta, per così dire, di un semplice sintomo di una malattia più seria. Oggi, inoltre, chi non mostra nulla di se non è neppure notato, ma se vuole fare colpo sugli altri, la pornografia è la sola chiave per accedervi!

2. I danni molteplici :: Salmo 90:8   :: Timoteo 5:24   :: Giacomo 1:14, 15 I dati importanti sulla visualizzazione e sul trending [vedi glossario] dei principali siti che offrono contenuti porno sul web, hanno stuzzicato l’interesse dei neuroscienziati di tutto il mondo. Studiando i profondi cambiamenti a livello cerebrale in che guarda quelle scene hard in modo abituale, essi hanno riscontrato una progressiva diminuzione della massa cerebrale in alcune aree del cervello. Questo dato ci colpisce e ci fa riflettere, ma non è il solo che deve interessarci: non bisogna tralasciare, infatti, neanche le altre molteplici conseguenze devastanti che la pornografia determina.

1.Il degrado spirituale (Efesini 5:4, 12; Colossesi 3:5, 6). La Bibbia condanna apertamente i peccati sessuali (lussuria, dissolutezza…), che imprigionano l’anima e conducono alla schiavitù spirituale (Proverbi 5:22). Tu sai bene che ogni peccato danneggia innanzitutto la comunione con Dio (Isaia 59:2) e poi deturpa la purezza del cuore (Proverbi 14:34). Allora conservati puro!

Rifletti – La dipendenza da pornografia può essere accompagnata dall’auto-erotismo, la masturbazione compulsiva, la pratica con cui una persona si procura piacere in modo autonomo. Taluni pensano che la masturbazione sia consentita, proprio perché la Bibbia non ne parla. In realtà l’auto-erotismo è in conflitto con il pensiero biblico sulla moralità sessuale. Il Signore esorta spesso a resistere alle passioni della carne (Romani 12:14; Galati 5:16, 17, 24; 1 Pietro 2:11). È abbastanza chiaro che la masturbazione non è relazione, è centrata su sé stessi e si contrappone a ogni caratteristica progettata da Dio riguardo al sesso: Secondo il piano divino, infatti, il sesso deve essere relazionarle e altruista.

2.Il degrado umano. Da uno studio sui video porno più venduti in America, risulta che l’88% delle scene contiene una qualche forma di violenza fisica o verbale: i maschi sono mostrati come predatori interessati unicamente al sesso e le donne come prede da attaccare, come oggetti senz’anima che esistono soltanto per soddisfare la perversità umana (Genesi 34:1, 2). Tali immagini degradano la dignità dell’uomo al livello di animali e creano una pericolosa abitudine a oggettivare le donne, specialmente tra i giovani.

3.Il degrado morale. La coscienza dell’uomo permette di regolare il suo comportamento scegliendo tra lecito e illecito, tra decenza e indecenza. Così ad esempio, nessuno vorrebbe mostrarsi in modo sconveniente davanti agli altri! Bene, che impressione daresti agli altri se notassero il tuo indulgere [vedi glossario] sulle scene pornografiche? Non saresti imbarazzato? Ed è sciocco dire: «Non m’importa di quello che gli altri pensano di me!». Chi dice la gente che sia il Figlio dell’uomo? … E voi, chi dite che io sia? Matteo 16:13, 15

4.Il degrado sentimentale. Alcuni studi hanno anche evidenziato il comportamento dei consumatori di pornografia, che sono sempre meno attratti dal proprio caro e sempre più dal proprio computer e dai filmati a luci rosse. Essi tendono a socializzare e ad allontanarsi sempre più dalle persone reali per avvicinarsi sempre più a quelle virtuali e lontane, con grave ripercussione sui rapporti familiari e relazionali. La pornografia non migliora il rapporto sentimentale tra due fidanzati o due coniugi, ma l’uno può sentirsi tradito nella fiducia di che indulge nella visione di queste cose ed entrambi finiscono per essere disinteressati l’uno all’altro.

  • Per l’insegnante  – La dipendenza da pornografia non si sviluppa dalla sera alla mattina. Essa si insinua nella persona un poco per volta, e i fattori coinvolti sono molteplici. Un uso continuato di materiale pornografico può avere ripercussioni a livello fisiologico. La  gravità di questo problema si misura in una scala da 1 a 3. Chi si trova al primo stadio non ha più un mero interesse casuale nella pornografia. Ne è ossessionato. Non gli capita semplicemente di vederla, ma la cerca consciamente. Il secondo stadio corrisponde a un tentativo di collegare le fantasie erotiche al mondo reale. Un esempio può essere un coniuge che cerca di ricreare con l’altro ciò che vede in un video porno, con o senza il suo consenso. Molte persone restano a uno dei primi due stadi di dipendenza senza peggiorare ulteriormente. Quando però passano al terzo stadio di dipendenza, finiscono nelle forme più complesse di perversità inclusa la pedofilia [vedi glossario] e la pederastia [vedi glossario]. Essi si spostano poi verso gravi comportamenti criminali come la violenza sessuale e l’abuso di minori. Il serial killer Tedd Bundy ha dichiarato che la sua dipendenza da pornografia ha attraversato diverse fasi: da ragazzo visionava pornografia soft, in seguito, è passato a quella hard e, infine, alla pornografia violenta. 

5.Degrado psicologico. Ogni vizio ha il potere di imprigionare la volontà, privandola del suo diritto alla libertà, e comporta anche una diminuzione della qualità della vita. Anche quando ci si rende conto della propria dipendenza, spesso si è così deboli per fronteggiarla e ci si rassegna. Ricorda che il Signore Gesù è venuto a liberare da ogni legame e restituire la dignità (cfr. Galati 5:1).

3.   Liberati dalle catene della dipendenza :: Giovanni 17:6   :: Ebrei 12:4 Il vero problema dei giorni nostri è che, nonostante il sesso sia divenuto così accessibile e profondamente conosciuto rispetto alle vecchie generazioni, è veramente difficile essere liberati dalla dipendenza da pornografia. Può darsi che tu per primo abbia bisogno di essere aiutato a uscirne, ma se finora questo problema non ti ha toccato e conosci qualcuno che, invece, è dipendente dalla pornografia, è importante che tu sappia dargli un buon consiglio.

1.Bisogna riconoscere il proprio stato di bisogno. Il primo passo verso la liberazione da ogni vizio e da questa compulsione è comprendere la gravità di aver tradito la fiducia di altri e arrecato dolore a Dio (Salmo32:5; Proverbi 28:13).

2.Richiedere l’aiuto del Signore. Abbandonare una dipendenza non è facile. Qualcuno ha cercato di spezzare il circolo vizioso della propria dipendenza mediante la forza di volontà nella maggior parte dei casi non è riuscito a farlo. Dio è pronto ad operare, se sei disposto a richiedere il Suo aiuto (Salmo 121:1, 2; 138:3).

3.Distruggere tutto  il materiale pornografico in possesso. Oltre a ciò, assicurarsi di stabilire delle connessioni sicure a Internet (Atti 19:19).

4.Impegnare il tempo in attività sane e formative, come le lettura, lo sport e simili. Ancora meglio, impegnarsi in attività spirituali, insieme con altri credenti, evitando le trappole del nemico.(1 Tessalonicesi 5:22). Quando si guida un’auto si scansano le buche!

5.Non abbassare mai la guardia. È importante stare sempre in allerta verso il peccato, che spia alla porta (Genesi 4:7) non fidandosi mai soltanto della propria capacità di resistenza ai propri vizi e debolezze. Non bisogna essere ingenui, pensando di essere immuni dalla pornografia una volta superata quella dipendenza. Quando il Signore dà l’allarme, bisogna dare ascolto alla Sua voce (cfr. 2 Re 6:8,9). Ricordati, infine, che rialza anche in caso di una ricaduta. Tu di’ loro: Così parla il Signore: Se uno cade non si rialza forse? Se uno si svia, non torna egli indietro? Geremia 8:4.

Glossario “Silente” significa immerso nel silenzio, non disturbato da alcun rumore, nascosto. – “Hard” Significa precisamente “duro, rigido2 è di largo uso in parole composte (hard disk; hard rock…) e sintetizza la parola hard-core che, nel linguaggio giornalistico, indica gli spettacoli cinematografici in cui la pornografia è spinta all’estremo limite, mediante la rappresentazione crudamente realistica di atti, di situazioni, particolari anatomici. – “Terapeuta” è un sinonimo dotto di medico, specie quando indica un medico singolarmente abile nella terapia. – “Trending” è la rappresentazione grafica che misura il gradimento, la tendenza, la direzione. – “Indulgere” significa concedere benignamente, giudicare benevolmente, senza severità. – “Pedofilia” è la deviazione sessuale che si manifesta con azioni, ricorrenti impulsi e fantasie erotiche che implicano attività sessuali con bambini. – “Pederastia” è la tendenza o pratica erotica che nel significato originario del termine è costituita dal rapporto sessuale di un adulto con un adolescente, con significato più ampio, e più comune nell’uso moderno, con questo termine si indica l’omosessualità maschile.