Apricena (La Prucìne in dialetto locale) è un comune della provincia di Foggia di 12.600 abitanti. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano ed è noto per la presenza di cave della cosiddetta pietra di Apricena. Il toponimo (risalente forse all’epoca romana) è attestato fin dal 1156 nella forma Precina ma l’esatta etimologia rimane oscura. Una leggenda attribuisce la fondazione del paese a Federico II di Svevia, il quale dopo aver intavolato un ricco banchetto a base di carne di cinghiale (apri coena) da lui stesso cacciato nei boschi circostanti, decise di erigere in quel luogo una sua residenza. Un’epigrafe lapidea, risalente al XIII secolo ed incastonata nella Torre dell’Orologio, riporta: “Cena dat et aper nomen tibi Apricina”. Tale leggenda però è totalmente priva di fondamento. Il terremoto della Capitanata del 1627 causò la distruzione della stragrande maggioranza degli edifici nonché la morte di 900 cittadini (all’epoca Apricena contava 2.000 abitanti) ma nonostante ciò, si conservano ancora interessanti monumenti come il Palazzo baronale o Torriolo, la Torre dell’Orologio, la Croce di piazza dei Mille, il Convento presso la Villa Comunale e la chiesa madre dei santi Martino e Lucia. Nell’agro apricenese sono situate le rovine di Castelpagano, Santa Maria di Selva della Rocca e del monastero di San Giovanni in Piano. In località Pirro Nord, durante i lavori di estrazione della pietra, sono stati rilevati una gran quantità di fossili risalenti ad un periodo compreso tra 1,7 e 1,3 milioni di anni fa. Oltre ai vertebrati fossili, sono stati ritrovati molti manufatti litici che sono considerati come la più antica testimonianza della presenza dell’uomo in Europa, avvalorando l’ipotesi che gli uomini siano giunti nel nostro continente da Oriente e non dallo stretto di Gibilterra come precedentemente ipotizzato[1].

Nel comune di Apricena la testimonianza evangelica pentecostale arrivò per mezzo dell’attività evangelistica compiuta dai fedeli della chiesa di Foggia nel corso degli anni Ottanta del secolo scorso. Diverse anime furono guadagnate al Signore e ciò permise di aprire nell’anno 1987[1] un locale di culto pubblico per le riunioni di culto. Per completezza storica dobbiamo dire che i primi a predicarvi il messaggio dell’Evangelo in questo paese sono stati i fedeli della Chiesa dei Fratelli al quale il Signore ha concesso di costituire una fiorente comunità.

“Nel 1979 … la chiesa [di Foggia, n.d.r.] scelse, in seguito a libere elezioni, il fratello Giuseppe Rosania quale pastore. La chiesa continuava a crescere e a San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Apricena e in altri paesi nacquero nuove comunità…”[2]

Il gruppo inizialmente era composto da una trentina di fedeli ed era seguito dal pastore della chiesa di Foggia e dai suoi collaboratori. Con il trascorrere degli anni alcune difficoltà interne causarono per un periodo la chiusura della chiesa ma essa fu nuovamente riaperta nel 1996 per l’interessamento del fratello Antonio Malamisura.

La chiesa era sorta nel 1987 ma poi per problemi interni era stata chiusa. Nel 1996 mi adoperai per riaprirla. In breve tempo mi ritrovai che a frequentare le riunioni partecipavano una quarantina di fedeli; alcuni venivano anche da Sannicandro. Iniziai con riunioni in casa, andando anche di notte ad evangelizzare, cercando di recuperare le anime disperse. Con il fratello Dorino Di Monte portammo avanti questo impegno per il Signore. Il locale si trovava vicino la chiesa cattolica ed il prete una volta che rincominciammo a tenere i culti avvisò i suoi parrocchiani: “Non ascoltateli, quelli sono scomunicati”. Una signora del luogo venne a confidarmi questa cosa e io le risposi: “Vedi che chi è scomunicato è il prete non io”. Anche se timorosi di entrare nel nostro locale, tanti si misero ad ascoltare dalle finestre mentre i “più coraggiosi” arrivarono addirittura a portarsi la sedia da casa e a mettersi in prossimità dell’ingresso del locale. Notando questo, mi procurai un altoparlante in modo che potessero ascoltare con chiarezza. Con l’aumentare dei partecipanti dovemmo trasferirci in una nuova sala e quando tempo dopo mi ritrovai a passare in quella strada dove avevamo avuto il primo locale di culto, una signora che viveva lì mi disse: “Da quando ve ne siete andati, questa strada è diventata deserta, voi gli davate un po’ di vita ma adesso non ci passa più nessuno”. Tante donne fuori dalla chiesa ascoltavano interessate, anche signore anziane. Nel corso di pochi anni ad Apricena avemmo diverse conversioni…”[3]

Una comprensione del lavoro evangelistico svolto e di come l’Opera del Signore progredì in questo paese lo si può dedurre dalla lettura degli articoli che vennero pubblicati sulla rivista Cristiani Oggi e Risveglio Pentecostale.

“Ringrazio il Signore Gesù per l’opera che sta compiendo nella comunità di Apricena, una piccola città nella provincia di Foggia. Il giorno 20 settembre 1997 è stato organizzato un raduno evangelico e poiché la comunità è piccola abbiamo fatto richiesta al sindaco di Apricena di potere usufruire della sala auditorium “Torelli”. Sono intervenuti centinaia di credenti ed è stato distribuito molto materiale evangelistico. Per l’occasione è intervenuto in fratello Aniello Cucco, pastore della comunità di Acerra (NA), il quale ci ha portato la Parola di Dio guidato dallo Spirito Santo. Siamo stati tutti grandemente benedetti, edificati ad andare avanti nel cammino della fede. Grazie al nostro Signore Gesù Cristo, il fratello Cucco ha potuto visitare altre comunità della provincia di Foggia quali Lucera, San Severo, Carapelle e Foggia. In ogni riunione lo Spirito Santo ha guidato il messaggio della Parola. Voglia il Signore benedire i nostri raduni in queste piccole città affinchè possano crescere e prosperare in Cristo…”[4]

“Quest’anno si è svolta da maggio a settembre 1999 un’attività di evangelizzazione all’aperto nei paesi di Apicena e Carapelle (FG). Sono stati distribuiti centinaia di volantini e vangeli di Giovanni. Molte persone ascoltavano con interesse la preziosa Parola del Signore ministrata a turno da alcuni pastori provenienti dalle comunità liitrofe. Attraverso la predicazione della Parola del Signore alcuni oggi frequentano con interesse le due comunità. Invito i miei fratelli a pregare per la crescita spirituale di queste piccole comunità. Tutto questo si è potuto svolgere soltanto per l’amore che Dio nutre nei nostri confronti. Antonio Malamisura”[5].

Come in tutte le realtà in cui ci si adopera per l’Opera del Vangelo anche ad Apricena non mancarono le difficoltà ma esse furono brillantemente superate con l’aiuto del Signore.

“Ringraziamo il Signore che ancora in questo anno ci ha fatto grazia di predicare l’Evangelo in vari paesi intorno ad Apricena (FG) e Carapelle (FG). Le difficoltà sono state numerose soprattutto da parte delle nuove autorità locali che non volevano concedere le piazze per annunciare l’Evangelo, ma grazie siano rese a Dio perché Egli ha rivoluzionato le loro vedute e siamo riusciti anche a donare loro un Nuovo Testamento. Abbiamo avuto così l’opportunità di predicare all’aperto in varie piazze; molti hanno collaborato per la distribuzione di opuscoli e Vangeli, mentre alcuni fratelli, tra i quali Michele Rutigliano, Saverio Eronia, Nicola Nuzzo e Giuseppe Rosania, hanno dato il loro contributo alternandosi per la predicazione… Il 15 ottobre nella comunità di Apricena (FG) attraverso la guida dello Spirito Santo il fratello Giuseppe Giuliani ci ha ricordato del sacrificio e della morte del nostro Signore Gesù celebrando la Santa Cena… Antonio Malamisura”[6].

Ed i frutti della fede e perseveranza in Cristo Gesù non tardarono ad arrivare.

“Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura (2° Cor. 5:17). Con grande gioia rendo grazie al nostro Signore Gesù Cristo. Desidero comunicare alla fratellanza che l’8 maggio 2005 presso la comunità di Apricena (FG) sono scese nelle acque battesimali due sorelle che hanno accettato Gesù come personale salvatore. È stato un giorno di grande festa per la comunità di Apricena che è stata grandemente benedetta. Parenti ed amiche delle sorelle hanno partecipato alla grande festa e hanno ascoltato con molto interesse la Parola di Dio che guidata dallo Spirito Santo è stata di grande benedizione, ed è stata predicata dal fratello Perugini, pastore delle due comunità di Foggia… La riunione di culto è terminata con il servizio di Santa Cena… Antonio Malamisura”.[7]

“Nel 2006 circa una quarantina di credenti partecipavano ai culti ad Apricena. Il nuovo locale di culto (che è quello usato ancora oggi dalla comunità) lo trovammo il via F. Cavallotti 14”[8].

Nonostante la recente fondazione, almeno rispetto alle altre chiese consorelle del foggiano, nel 2008 la comunità di Apricena ebbe l’onore di ospitare l’incontro pastorale provinciale.

“Il 2 giugno 2008, presso il Palazzetto dello Sport di Apricena (FG) si è svolto l’incontro pastorale della provincia di Foggia. Ancora una volta siamo grati al nostro grande e meraviglioso Signore per l’opportunità di dedicare un’intera giornata per la sua gloria e per l’edificazione dei fedeli e di quanti hanno partecipato. Per lo studio biblico che si è tenuto il mattino e la predicazione nel culto del pomeriggio è stato invitato il fratello Spiridione Strano, pastore delle chiese di Rimini, Forlì e diaspora. Alla presidenza il fratello Guerino Perugini… Il tema dello studio è stato “Il soggiorno dei padri” Gen. 35:27; 37:1. La storia di Giacobbe insegna che non basta ricevere le promesse di Dio, ma occorre viverle, e ciò avviene nei confini che Dio ha stabilito con la Sua Parola. Principio che vale sia per la vita d’ogni singolo credente che per la Chiesa…Maria Torraco[9]”.

Purtroppo, causa la morte degli anziani e l’emigrazione per motivi di lavoro di diversi giovani credenti, il numero di fedeli della chiesa di Apricena si è ridotto. Nel 2011 il pastore Antonio Malamisura è andato in emeritazione per limiti di età e la cura della chiesa è passata ad altri giovani servitori del Signore. Attualmente il responsabile del gruppo che conta una quindicina di fedeli si chiama Luca Parisi e la chiesa è una missione della Chiesa Cristiana Evangelica A.D.I. di Foggia via Pertini.

Dario De Pasquale, 28 marzo 2023.


[1] L’anno di fondazione della chiesa di Apricena oltre ad esserci stato fornito da fedeli che sono stati intervistati, è anche riportata in Appendice a pag. XIII nel libro di F. Toppi-A.D. Womak, “Le Radici del Movimento Pentecostale”, Adi-Media, Roma 1989.

[2] “Aurora Cristiana 1989-90” di Felice Mobilia – Marco Petroni, con la collaborazione di Giuseppe Rosania. Riportato su www.tuttolevangelo.com Visitato il 3/06/2019.

[3] Intervista ad Antonio Malamisura, 16 febbraio 2023.

[4] Cristiani Oggi n° 2, anno 1998, pag. 13.

[5] Cristiani Oggi n°23, anno 1999, pag. 11.

[6] “Cristiani Oggi n°3”, anno 2001, pag. 12. Riportato anche in “Risveglio Pentecostale n° 1”, anno 2001, pag. 21.

[7] Risveglio Pentecostale n° 9, anno 2005, pag. 21.

[8] Intervista ad Antonio Malamisura

[9] Tratto da www.tuttolevangelo.com  Visitato il 3/06/2019.


[1] Tratto da: https://it.wikipedia.org/wiki/Apricena Visitato il 22/03/2023.