Castelluccio dei Sauri 2.015 ab. (Castellùzze in pugliese) sorge sulle prime propaggini del subappennino Dauno, in posizione dominante sulla bassa valle del Cervaro. Il territorio è stato popolato sin da tempi remoti è ciò è attestato dai numerosi ritrovamenti archeologici, fra cui diverse stele daune (monumenti in pietra realizzate dagli antichi Dauni tra la fine dell’VIII secolo a. C. e il VI secolo a. C.). anche se la prima citazione ufficiale risale a un documento datato 1119 allorchè il borgo venne donato al Vescovo di Bovino da Roberto II. Tra la fine del XIV secolo e la prima metà del XV, l’abitato andò incontro ad un periodo di spopolamento; solo nel 1446 venne ripopolato da una sessantina di famiglie provenienti dall’Albania che introdussero il culto greco-bizantino. Distrutto dal viceré Pietro di Toledo nel 1549, divenne feudo della famiglia Guevara nel 1564 e tale rimase sino alle leggi eversive della feudalità del primo Ottocento. Castelluccio dei Sauri è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 23 novembre 1980 che ha reso inagibile l’80% del suo centro storico. Dal 1995, anno della sua inaugurazione, l’ippodromo è stato inserito nel circuito nazionale delle corse dei cavalli, dando al piccolo centro una certa notorietà per gli appassionati di questo sport.[1]
Come avvenne in molti altri paesi della provincia di Foggia, anche a Castelluccio dei Sauri la presenza evangelica pentecostale fu soltanto di breve durata e questo avvenne nel corso degli anni Settanta del secolo scorso. I primi a portarvi la predicazione dell’Evangelo però furono i fedeli dell’Esercito della Salvezza di Ariano Irpino (AV), precisamente nell’estate del 1969. Questa informazione la ricaviamo da un piccolo trafiletto pubblicato in quello stesso anno sulla loro rivista ufficiale: Il Grido di Guerra.
“I compagni di Ariano con i Maggiori Lopardo ed i Capitani Paglia e Paone, si sono recati a Castelluccio dei Sauri dove hanno tenuto la prima riunione all’aperto che ha suscitato un vivo interesse nella popolazione che per la prima volta ha udito l’annunzio dell’Evangelo. Possa questo seme gettato da Dio produrre molti frutti alla Gloria di Dio”[2].
Non siamo a conoscenza delle motivazioni che spinsero i nostri fratelli salutisti a muoversi dalla lontana Ariano Irpino fino a Castelluccio dei Sauri. Forse, come già avvenuto altrove, furono chiamati da qualche emigrante rientrato dall’estero convertitosi a questa denominazione evangelica. In ogni modo, qualunque siano state le cause, non vi fu un seguito poiché Castelluccio dei Sauri non viene più menzionata fra i luoghi in cui avvennero attività evangelistiche da parte Corpo dell’Esercito della Salvezza di Ariano Irpino nelle pubblicazioni successive della rivista “Il Grido di Guerra”. Nel libro di Francesco Toppi, “Le radici del Movimento Pentecostale”, fonte principale di riferimento per le nostre ricerche sulle origini e sviluppo del Movimento Pentecostale nella provincia di Foggia, risulta che Castelluccio dei Sauri fu un paese che venne evangelizzato nel 1974[3]. Intervistato pochi anni prima della sua dipartita, Nicola Nuzzo[4], un pioniere pentecostale che molto si dette da fare per la diffusione del messaggio dell’Evangelo in tanti paesi della Capitanata, raccontò che in questo paese vi era un piccolo gruppo di evangelici che si radunavano in una casa privata ed erano curati da Pasquale Pedano[5], un pastore evangelico originario di Accadia che ad un certo punto del suo percorso di fede decise di aderire al movimento pentecostale unitariano[6]. Nonostante fra i due fossero rimaste buone relazioni di cortesia, inevitabilmente, trattandosi di un argomento molto importante a livello dottrinale, la collaborazione nel tempo venne meno.
“Per le mie capacità artistiche, spesso venivo chiamato a Castelluccio dei Sauri per fare delle costruzioni. Pedano all’epoca curava un gruppetto in questo paese, però quando venivo per lavoro, lui mi mandava sempre a chiamare per partecipare alle loro riunioni. I padroni della casa dove si tenevano i culti, vivevano a circa un paio di km fuori dall’abitato. Quando Pedano mi mandava a chiamare per predicare, non mi accennava mai a riguardo della sua decisione di essere passato dalla dottrina trinitaria a quella unitaria. Io ne ero al corrente ma non dicevo nulla e facevo finta di non sapere. Zitto io e zitto lui…”
Capitò però un giorno, che in assenza di Pedano, un giovane di Accadia che era venuto per sostituirlo per la riunione di culto, toccando l’argomento si ritrovò ad avere uno scontro con il pastore Nuzzo lì presente.
“Una volta Pedano mandò due giovani di Accadia per fare il culto ed essi mi mandarono a chiamare così come aveva sempre fatto Pedano. Io andai e trovai uno di questi giovani che aveva con sé un foglio con uno studio già preparato proprio su quel fatto…”
Pur mostrando molto rispetto per quei giovani da poco nella fede, il pastore Nuzzo dovette intervenire!
“La riunione poi si sbandò perché la discussione divenne accesa e quando il resto dei fedeli disse a quel giovane: <<Fai pure tu come dice il fratello Nicola, trovalo nella Bibbia quello che dice… >> egli sentitosi alle strette prese la decisione di andarsene ma io lo invitai prima a fare una preghiera… Dopo quell’episodio, il padrone di quella casa venne in bici a trovarmi sul luogo dove lavoravo per ragionare e capire come stavano realmente le cose. Pedano non si presentò più a Castelluccio nè vi mandò dei sostituti ed io, quando mi era possibile, continuai a visitare quella famiglia dove insieme cantavamo e pregavamo il Signore…”[7]
Il pastore Nuzzo nella sua intervista non menziona per quanto tempo continuò a fare visita a quella famiglia di credenti, possiamo pertanto solo supporre che o essi si integrarono in qualche chiesa evangelica presente nei paesi limitrofi o che le riunioni cessarono con la loro dipartita.
Dario De Pasquale, 21 gennaio 2023.
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Castelluccio_dei_Sauri Visitato il 7/10/2022.
[2] Il Grido di Guerra, 1° settembre 1969, n° 179, pag. 7.
[3] David A. Womack – Francesco Toppi, Le radici del Movimento Pentecostale, Adi-Media, Roma 1989, Appendice pag. X.
[4] Nicola Nuzzo.
[5] Pasquale Pedano ( ) è stato un ministro di culto evangelico pentecostale.
[6] Si veda: La presenza evangelica pentecostale ad Accadia.
[7] Intervista a Nuzzo Nicola, 21 maggio 2013.