Cenni storici

San Giovanni Rotondo, è un comune italiano di 27.124 abitanti 566 m s.l.m. della provincia di Foggia in Puglia. La città di San Giovanni Rotondo fu fondata nel 1095 sulle rovine di un preesistente villaggio del quarto secolo A. C.; di questo borgo restano i segni visibili, come alcune tombe e un battistero circolare. L’epiteto ”Rotondo” deriva proprio da questo che, secondo la tradizione anticamente era destinato al culto del dio Giano, “dio bifronte”, e in seguito fu consacrato a San Giovanni Battista. Nel 1466 il feudo di San Giovanni Rotondo, insieme con quelli di Monte Sant’Angelo e Trani, fu donato da Ferdinando di Napoli e Giorgio Castriota, detto Scandeberg, eroe della resistenza albanese contro gli Ottomani, e suo vassallo. La città è sede di uno dei più importanti ospedali del mondo: Casa Sollievo della Sofferenza, inaugurata il 5 maggio 1956. Il comune fa parte del parco Nazionale del Gargano (Fg).

La testimonianza pentecostale a San Giovanni Rotondo

Fu per opera della famiglia Brofferio, nativa di Monte Sant’Angelo (Fg), una famiglia numerosa di undici figli, dai principi moralmente sani. Paolo Brofferio, autista di linea a Monte Sant’Angelo, per ragione di lavoro fu trasferito a Vieste e poi, definitivamente con tutta la famiglia, a San Giovanni Rotondo.

Le figlie Rosa, Giuseppina e Antonietta emigrarono per lavoro a Milano, furono seguite da Michele il fratello e altri membri della famiglia. Antonietta dopo un po’ di tempo per circostanze di famiglia fu costretta a tornare a San Giovanni Rotondo.

Nel 1962, un fedele della Chiesa dei Fratelli, le annunciò l’Evangelo Antonietta, fu toccata dal messaggio, comprese che viveva in un mondo dominato dalla menzogna e dall’idolatria, accettò Gesù come suo Salvatore. Iniziò a frequentare la Chiesa dei fratelli, l’esperienza della salvezza, la gioia e l’amore del Signore erano incontenibili tanto da non poter fare a meno di parlarne alla madre e alla sorella Rosa che era tornata da Milano. La luce del Vangelo si faceva spazio in casa Brofferio. Le due sorelle e la madre frequentavano la Chiesa dei Fratelli, ma il padre non era d’accordo della loro scelta religiosa.

Antonietta e Rosa, ritornarono di nuovo a Milano per lavoro, ma sentivano il bisogno di una comunità Evangelica per lodare Dio; chiesero informazioni e furono mandate in via Cesare Correnti. Qui per la prima volta parteciparono a un culto Evangelico Pentecostale. Durante il servizio di culto i fedeli esultanti, glorificavano Dio in spirito e verità col parlare in lingue. C’era un’atmosfera resa vivace da un continuo sottofondo di espressioni di lode e gratitudine a Dio.

Antonietta e Rosa, non condividevano il modo in cui questi fratelli lodavano il Signore, lo trovavano strano! Erano abituate a un culto formale, statico … 
Rosa si alzò, elevò la voce “Per favore un poco di silenzio!” Il pastore della comunità, Germano Giuliani, intervenne: “Sorella, non è un chiasso, è perché si loda il Signore!”

Rosa rimase male per la risposta del pastore. Uscite dalla chiesa, una sorella si avvicinò e le abbracciò dicendo: “Sorelle, non ve la prendete! Non ve la prendete, voi avete ragione il pastore non vi conosce, facciamo amicizia, tornate ancora e vedrete che piano, piano comprenderete che queste manifestazioni sono dallo Spirito … sono battezzati nello Spirito Santo! La Bibbia lo dice… “Avverrà negli ultimi giorni“, “che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona”. Atti 2:17.


Le sorelle Brofferio tornate a S. Giovanni Rotondo, si recarono alla chiesa dei Fratelli chiedendo chiarimenti: “Come mai i fratelli della chiesa pentecostale di Milano parlano in lingue?” Questi risposero che era una manifestazione da parte del diavolo. La risposta datogli non fu sodisfacente, mise in loro dubbio, curiosità, desideravano conoscere più che mai la verità, ed ebbero la risposta attraverso l’efficacia della Parola, che Dio confermò nei loro cuori.

Persuase più che mai, ritornarono a Milano. La comunità di Giuliani era molto lontana dalla loro abitazione, si recarono in una chiesa vicino alla stazione, chiedendo se in Via Pasubio, c’era una chiesa Pentecostale. “Gli risposero che non c’era nessuna affinità tra loro”. Ciò convinse le sorelle a ritornare alla comunità Pentecostale del fratello Giuliani. Furono presentate al pastore e accolte con tanto onore.

Infervorate dal desiderio di servire Dio e di ricevere lo Spirito Santo, il Signore non tardò a esaudire la loro richiesta. La prima a ricevere il battesimo nello Spirito Santo fu Rosa, poi Antonietta mentre era al campeggio e Giuseppina (ora col Signore). Maria, simpatizzante, leggeva la Bibbia. L’esperienza pentecostale è una promessa perenne senza differenza di tempo per quelli che credono. Dio si usa di persone per incoraggiare, consigliare e portare a riflettere.

Dio è pronto a operare verso quelli che hanno creduto in Lui con la determinazione di amarlo e glorificarlo. Il Suo proponimento è di farci partecipi della Sua gloria! A San Giovanni Rotondo, Anna, madre delle sorelle Antonietta, Rosa e la cognata Rachele Mangiacotti e il rimanente della famiglia frequentavano la chiesa dei Fratelli.

Da Milano Antonietta, Rosa e Giuseppina Brofferio resero partecipi i familiari di essere state battezzate nello Spirito Santo. La meravigliosa notizia promosse nel loro cuore il desiderio di ricevere lo Spirito Santo ma a San Giovanni non c’era una comunità pentecostale, pertanto continuavano a frequentare la chiesa dei Fratelli. Rachele partì per Milano per visitare le cognate, volle battezzarsi in acqua per testimoniare della salvezza realizzata in Cristo e l’impegno di vivere una vita in Lui.

Il battesimo fu somministrato dal fratello Germano Giuliani nel 1982 in casa di sua cognata Rosa. Ritornata a San Giovanni Rotondo, incontrò La sorella Michelina Verde di San Marco in Lamis sotto una tenda evangelica e le chiese: Rachele tu sei stata battezzata nello Spirito Santo? E lei: no sorella. Michelina e Rachele decisero di pregare alla stessa ora tutte le mattine nelle proprie case. Era il 2 maggio 1982. Rachele continuava a frequentare la chiesa dei Fratelli, disse ai responsabili che stava pregando per il battesimo dello Spirito, ma questi gli risposero: “Non pensiamo che ci sia un battesimo nello Spirito Santo” Rachele: “Quando il Signore mi battezzerà, sarà il primo a saperlo”.

Il Signore parlava a Rachele attraverso la lettura della Bibbia e con visioni. Il 4 ottobre dello stesso anno, Rachele fu battezzata nello Spirito Santo, durante la preghiera mentre si trovava in casa di Michelina Verde. Rachele mantenne la promessa e rese partecipi agli anziani dell’avvenuto battesimo ma i Fratelli cominciarono a mormorare dicendo che tutto era dal diavolo. Rachele e altri decisero di non frequentare più la chiesa dei Fratelli.

In poco tempo furono battezzate le sr. Michelina Verde e Renata Visciola. Negli anni settanta, le prime riunioni Pentecostali si celebrarono in casa di Rachele Mangiacotti moglie di Luigi Brofferio che mise a disposizione la propria casa per il servizio di culto. Il fuoco dello Spirito Santo divampava a San Giovanni Rotondo. Il desiderio dei credenti era di vivere una fede in ubbidienza agli insegnamenti delle Sacre Scritture. Essi si rifacevano alle esperienze della chiesa apostolica cercando di vivere le stesse esperienze. Il fratello Rosania da Foggia ministrava loro la Parola con la collaborazione del fr. Nicola Pagano di Messina che fu trasferito a Manfredonia poiché era sottufficiale della guardia di finanza. Per un certo tempo offrì la sua disponibilità a San Giovanni Rotondo e a San Marco in Lamis.

I fedeli aumentavano e molti in casa di Rachele furono battezzati nella vasca da bagno. Intanto, da Milano le sorelle Brofferio si erano stabilite a San Giovanni Rotondo. La casa era diventata notevolmente piccola per contenere tutti i fedeli, era necessario un locale più grande. Nell’anno 1987, i fedeli di pari consentimento, decisero di acquistare un locale consono per il servizio di culto al Signore con le offerte spontanee dei fedeli fu acquistato in via Fiume 6. La comunità nel tempo non ebbe un grande sviluppo numerico perché alcuni giovani emigrarono in cerca di lavoro e degli anziani, sono stati chiamati dal Signore.

In questi ultimi anni la comunità ha visto la gloria di Dio; alcuni che si erano allontanati dal Signore, son ritornati all’ovile; in particolare, il giovane Osea che dopo la sua esperienza negativa, decise di dare il suo cuore a Dio, lasciandosi guidare da Lui. Frequenta l’istituto biblico col vivo desiderio di essere usato quale strumento per la Sua gloria e per il bene delle anime. Oggi Osea è un collaboratore nell’opera del Signore.

Episodio

Negli anni sessanta, lo zio di Antonietta Brofferio, Antonio Giordano fratello di sua madre, era tornato dall’Africa. Era ateo, osteggiava le nipoti e i parenti, parlava male di Dio: “Voi non sapete la bruttura e il macello che ho visto e vissuto in Africa dov’era il vostro Dio? … “ cosa vi dice questo Dio!”

Antonio rientrato in Italia si stabili a Bari, prestava servizio nella guardia di finanza. Dopo qualche anno fu trasferito a Manfredonia, la sua vita cambiò: da ateo a credente. Un fedele della Chiesa dei Fratelli, gli annunciò l’Evangelo, aprì il cuore a Gesù e l’accettò come suo personale Salvatore. “Era nato di nuovo”.

A Manfredonia, incontrò una ragazza di Monte Sant’Angelo che sposò. Frequentava la comunità dei fratelli; desiderava che anche la moglie scoprisse la gloriosa realtà in Cristo, ma lei era riluttante. Antonio rimase fedele fino aIla fine dei suoi giorni lasciando una buona testimonianza. La moglie Maria alla morte del marito comprese l’importanza di servire Dio. I suoi fratelli contrariati della sua decisione, inveendo contro di lei, la schiaffeggiarono: “Non ti vergogni, se avevi quest’intenzione perché non lo hai fatto prima quando tuo marito era in vita?” E lei: “Perché adesso ho compreso la Verità”, Dio ha parlato al mio cuore.


«Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all’albero della vita e per entrare per le porte della città!» Apocalisse 22:14.

Episodio

Antonietta Brofferio nel paese era perseguitata; essere Evangelica voleva dire andare incontro a insulti e minacce quotidiane, additata come scomunicata particolarmente dai parenti: “Non ti vergogni di essere una protestante?” “Riferiremo tutto a tuo padre: è un disonore avere una figlia protestante!” e così fecero.

Il padre tornò a casa adirato, minacciò la moglie dicendo: “Io la mattina esco per lavorare, la responsabilità è tua! Se sento che Antonietta si muove di casa, tu pagherai per lei”. La madre Anna disse alla figlia che il padre le aveva minacciate entrambe. Antonietta: “Mamma mettiamoci ai piedi del Signore, e preghiamo, Egli sa quello che deve fare”.

La notte Antonietta ebbe una visione: “Vide il Signore che andava verso di lei con il calice in mano Antonietta, bevve dal calice; poi il Signore porse il calice alla madre, ma si trasse indietro e non bevve. Quando Antonietta si svegliò, disse: “No Signore! Anche mamma deve bere dal calice!” comprese che se la madre non bevve dal calice era perché voleva che il marito conoscesse la sua decisione di servire il Signore anche contro la sua volontà.

La mattina prima che Paolo si recasse al lavoro, la moglie decisa gli disse: “Ascolta Paolo io devo andare all’adunanza!” Il marito gli rispose: “Io ti ripeto che tu non andrai … e nemmeno tua figlia!”. Anna, decisa: No! Lei deve andare e ci andrò anch’io!” Il marito non pronunciò una sola parola, andò a lavorare.

Anna temeva il ritorno del marito dal lavoro: “Signore è vero che prima è rimasto senza parola ma ora prepara il suo cuore!” Paolo al suo ritorno non la rimproverò, comprese che Dio aveva raggiunto il cuore di suo marito e l’abbracciò. Le uniche parole che disse: “Io non ho nulla contro gli evangelici”.

I Pastori che si sono succeduti nella comunità di San Giovanni Rotondo.

Giuseppe Rosania 1979-2000, Enzo De Fano 2000 – 2004, Guerino Perugini 2004 – 2006, Sebastiano Bozzon 2006 – 2009, Guerino Perugini 2009 – 2011, Pasquale Puopolo 2011-2014 e Fulvio Tarabella 2014 a oggi 2022.

Collaboratori

Franco Cassio, Michele Rutigliano, Angelo Campagna, Antonio Malamisura, Paolo Di Tofano, Franco Arnese, Elio Fracasso, Michele Pinto, Giuseppe Rutigliano.

Colonne portanti

Antonietta e Rosa Brofferio, Rosa e Carmela Ciociola.

Orario culti:

Sabato e Martedì ore 18,00

Testimonianza del 5-5-2018, raccolta in chiesa dalla sorella Antonietta Brofferio e dalle sorelle Ciociola Carmela e Rosa a San Giovanni Rotondo.

Per telefono: dalla sorella Rachele Mangiacotti – Milano e da Nicola Pagano – Messina.

Maria Torraco

Memoria: Affinché la testimonianza dell’Evangelo e il sacrificio dei nostri fratelli non cada nell’oblio.