Mi chiamo Enzo e ho 46 anni; cercherò in breve di raccontare quello che Gesù il Signore, il Salvatore, ha fatto nella mia vita. Un giorno mio padre ebbe un incidente molto grave sul lavoro. Io avevo 10 anni ma capii subito la gravità del caso. Vedevo mia madre e i miei parenti piangere; passarono delle ore e la situazione peggiorò; era ormai notte, mi misero a letto ma non riuscivo a dormire perché nella mia mente echeggiavano i pianti, i lamenti e le parole dei medici “solo un miracolo lo può salvare”. Iniziai a pregare, una semplice preghiera di un bambino di 10 anni e dicevo “Signore salva mio padre, ti prometto che da domani farò il bravo”.  Proprio mentre ripetevo la stessa preghiera, squillò il telefono, era l’una e quindici; dall’ospedale arrivò la notizia della morte di mio padre. Non potete immaginare la mia delusione. Non piansi perché dentro di me iniziò a crescere una rabbia verso Dio. Non frequentavo più la chiesa e nello stesso tempo cercavo di stare il più possibile lontano da Dio e dalle cose di Dio e tante volte dicevo a me stesso Dio non esiste.

Si viveva di stenti ma non davo peso alla miseria, quello che mi mancava era mio padre. Più crescevo e più i miei peccati si moltiplicavano. Fumavo da far paura, bevevo più del normale, stavo con degli amici con i quali non si faceva altro che divertirsi ma la cosa peggiore era quella che passavo ore e ore a giocare a carte; un viziaccio terribile. Cercavo di smettere impegnandomi al massimo ma non ci riuscivo.  

Un’estate partii con la mia famiglia per andare in un villaggio turistico e trascorrervi le vacanze; un posto bellissimo; tutti i villeggianti pensavano a divertirsi. Un giorno, non so il perché, presi il Nuovo Testamento di mia moglie e di nascosto iniziai a leggerlo. Mentre leggevo mi sembrava di essere lì tra la folla dove Gesù ammaestrava. Il suo amore, la sua Parola compunse il mio cuore; mi sentivo un peccatore ma capii che c’era una via di salvezza per me. Proprio come Bartimeo, il cieco di Gerico, gridai con tutto il mio cuore “Signore abbi pietà di me”. Subito dopo questa piccola ma efficace preghiera, ho avvertito una pace, una gioia, un senso di liberazione; avvertivo l’abbraccio del Signore ed una leggerezza interna che mi davano la conferma che i miei peccati erano stati tutti perdonati. Fino a quel tempo avevo cercato di dimenticare l’esistenza di Dio e l’avevo abbandonato ma, gloria al Signore, io lo ringrazio perché Dio non abbandona mai nessuno.  Finalmente ho trovato il Padre dei padri. La rabbia è svanita, è subentrata la pace; tutti quei vizi che stavano distruggendo la mia vita fisica e spirituale, vizi che con tutti i miei sforzi non riuscivo ad eliminare, in un attimo sono scomparsi. Voglio evidenziare un aspetto importante: non sono stato salvato da una religione ma dalla Sua Santa Parola l’unica che convince cuore di peccato. La salvezza e la perdizione eterna dipendono dalla tua scelta. Fin quando non riconoscerai il tuo bisogno e ti umilierai alla presenza di Dio, non ci sarà nessuna possibilità di salvezza; a te la scelta. Se scegli Gesù, sicuramente, hai fatto la scelta giusta, una scelta che deciderà il tuo futuro eterno perché Gesù disse: “chi crede in me anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai”. Se vuoi conoscere la verità e vuoi delle risposte, io ti faccio un invito nell’amore del Signore a leggere la Sua Santa Parola. Puoi iniziare dal vangelo di Matteo, vedrai che il Signore parlerà anche al tuo cuore. Cerca Gesù con tutto il tuo cuore e Gesù ti benedirà e trasformerà la tua vita. Pace nel Signore.   

Enzo