Pioniere Antonio Barile 1907  –  1975

“I capelli bianchi sono una corona d’onore; la si trova sulla via della giustizia.” Proverbi 16:31

L’anziano invecchiato nel servizio di Dio e nella pratica della giustizia vive la gloriosa speranza del futuro di una corona di gloria e onore.

Antonio Barile nasce a Troia in provincia di Foggia il 13 giugno 1907, in una modesta famiglia di agricoltori, da Michele e Filomena. Antonio come lavoro faceva il potatore di alberi. Prese in moglie Lucia  De Francesco, dal loro matrimonio nacquero otto figli di cui: Concetta, Mario, Maria, Emma, Fernando, Beida, Guido, ed Elia. Antonio e la sua famiglia erano dei praticanti cattolici. Prima della sua conversione costruiva le strutture in legno per le statue dei santi, che poi venivano completate dalle sarte con dei vestiti…[1]

Nel 1947 Antonio Barile, ricevette la testimonianza dell’Evangelo da Giovanni Lizzi insieme con un gruppo di tredici amici cattolici, nella sagrestia della cattedrale di Troia.

Lizzi, nel 1925 ricevette da Dio il mandato di annunciare l’Evangelo a Troia, suo paese nativo. Questi fu perseguitato, messo all’estremo dal clero. Per venti anni circa non esercitò il ministero che Dio gli aveva dato in America a Filadelfia. Lizzi, certamente non aveva dimenticato l’impegno con Dio, sentiva il peso e la responsabilità di far conoscere la verità, ma non sapeva come fare. Escogitò un piano: Chiese al parroco un luogo dove poter pregare e gli fu concessa una stanza nella sagrestia; qui, si incontrava con i suoi amici cattolici, per approfondire con loro la conoscenza biblica. Fra questi religiosi c’erano: Antonio Barile, Angelo Bortone, Peppino Pannacciaro, Giovino, Brigante, Giuseppe Iannelli ed altri, tutti  dimostravano  un grande interesse nel voler conoscere la verità. [2]

Lizzi lasciò credere ai preti di essere diventato un cattolico, mentre il suo cuore fremeva d’amore per la volontà di far conoscere agli amici e al prossimo la “Verità.” Dio lo  illuminò: “È dalla chiesa cattolica che trarrò le anime al Signore!” Si! “Proprio dal fulcro dell’idolatria, Dio mi spianerà la via e mi darà la vittoria nel far conoscere la Verità”.  Le riunioni con questi amici divennero sempre più interessanti per le tante domande che gli ponevano. Egli guidato dallo Spirito Santo, con Bibbia alla mano, rispondeva a tutte le domande, mettendo in luce i tanti tabù che la chiesa cattolica aveva sempre occultato: l’adorazione delle immagini, la confessione auricolare, il battesimo fatto ai bambini, la comunione, la cresima dei ragazzi. “Il sacrificio di Cristo alla croce” colpì fortemente il cuore di questi uomini. Ebrei 9:22 Giovanni 3:16. “Gesù Cristo è il nostro sacrificio; Egli pagò il debito che noi non potevamo pagare e cancellò il passato che noi non potevamo annullare. La Sua  morte è un perfetto dono di amore di perdono e di grazia immeritata. Non c’erano dubbi per questi amici, Dio con la Sua Parola aveva loro confermato la Verità. [3]

Da cattolico a evangelista. Antonio Barile in semplicità spargeva il seme della Parola. La mattina, metteva sotto il braccio, un pezzo di pane avvolto in un fazzoletto e s’incamminava a piedi per strade impervie, percorreva chilometri pur di raggiungere le persone per annunciare l’Evangelo. Contento, mangiava quel pezzo di pane per strada o la sera al rientro a casa. [4]

La chiesa in casa Antonio mise a disposizione una stanza della sua casa, in cui si riunivano per celebrare il culto al Signore. I fedeli, avvinti dallo zelo, dopo il culto continuavano a lodare Dio nelle loro abitazioni. Una sera, in casa del fr. Antonio Barile, Dio si manifestò con potenza, battezzando dodici giovani nello Spirito Santo.  Era la prima volta che Antonio era presente a quella manifestazione; impaurito, mandò subito a chiamare il fratello Lizzi, che lo rassicurò dicendo di non preoccuparsi perché quello che stava accadendo era l’adempimento della Parola: “Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi” (Atti 2:4). [5]

Il Signore continuava a portare avanti l’opera di salvezza nel paese tramite Lizzi. In poco tempo, una quarantina di persone si convertirono. Due anni dopo, nel mese di agosto del 1947, i tredici amici fecero patto con Dio battezzandosi nel fiume Montevergine vicino Troia. La comunità era benedetta, la testimonianza si diffondeva in breve tempo, quasi tutto il paese fu evangelizzato, anche se le avversioni continuavano. Il fuoco della Pentecoste divampava e nessuno poteva fermarlo. Lizzi non era più solo; ma incoraggiato e circondato da un gran popolo che lodava Dio. [6] Egli vide la gloria di Dio  adempiersi, in un popolo ostile all’Evangelo. Giovanni percepì tramite lo Spirito di lasciare Troia e continuare a lavorare per il Signore come evangelista itinerante a tempo pieno per tutta la provincia di Foggia e nella parte settentrionale d‘Italia.

Necessità un locale di culto. Il locale di culto in casa di Barile era insufficiente per contenere i tanti fedeli. C’era la necessità di averne uno più grande, ma non c’erano né la possibilità di affittarlo perché il paese e il clero erano avversi verso gli evangelici, né di acquistarlo perché le condizioni economiche erano insufficienti, ma il Signore, per completare la Sua opera, aveva già provveduto; usò di nuovo la sorella Giuseppina Iannelli dall’America (dove Lizzi ricevette il mandato da Dio di predicare la Parola a Troia); avendo saputo dell’opera di salvezza che il Signore stava facendo nel suo paese decise di donare la casa che aveva a Troia. Con qualche modifica, il locale fu pronto per accogliere la nuova comunità in via Municipio Vecchio n. 17; da allora ad oggi lì si celebra il culto al Signore.  Si stabilirono delle giornate per le riunioni di culto e di preghiera, e si organizzò la scuola domenicale. Il desiderio di servire Dio era grande in tutti i fedeli, il Signore li fortificava. I fratelli ripieni dello Spirito Santo misero sottosopra il paese con l’evangelizzazione della Parola. “E sempre di più si aggiungevano uomini e donne in gran numero che credevano nel Signore” Atti 5:14. La chiesa ebbe un gran successo spirituale con manifestazioni di battesimi in acqua e di Spirito Santo. “L’Evangelo trionfò”.

Caduta della statua Lucia la moglie di Antonio, nonostante avesse creduto, rimaneva legata a una statua di sant’Antonio, tenuta in una campana di vetro. Una notte benché la statua fosse ben postata sul mobile molto solido, cadde a terra rompendosi  in mille pezzi senza che nessuno la toccasse. Antonio con certezza dedusse che era un segno del Signore. Disse alla moglie: Hai visto che fine ha fatto la tua statua? Il Signore vuole farti capire che bisogna pregare l’Iddio vivente in Spirito e verità. “Non ti prostrare davanti a loro e non li servire…“ Esodo 20:5.  Li fece inginocchiare e pregare. [7]

Dal Risveglio Pentecostale n 2 – 1949, pag. 14-15. – “Una gloriosa esperienza sta gustando in questi giorni la nostra chiesa. Il 23 gennaio è stato tenuto il primo culto nel nuovo locale e molte anime nuove vi hanno assistito; alla fine tutti i presenti si sparsero nelle varie case dei fedeli per continuare a pregare e parlare delle cose pertinenti alla salvezza. Insieme con alcuni adulti, capitarono nella casa del fratello Antonio Barile una decina di bambini. Il fratello Barile prima di chiudere la conversazione, temendo che questi bambini avrebbero  disturbato con il loro chiasso la preghiera finale, voleva , mandarli via  ma essi insistettero tanto che il fratello fu costretto ad acconsentire a che restassero anch’essi. Mentre si svolgeva la preghiera, si intese una voce argentina parlare in linguaggi strani, poi un’altra, poi un’altra ancora e così cinque di quei bambini furono battezzati con lo Spirito Santo

Dal Risveglio Pentecostale n. 7 – 1949  Troia Foggia. – Da molto tempo dovevamo stabilire il giorno in cui si sarebbero celebrato il servizio della santa Cena e dei battesimi, ma non potevamo farlo eravamo in attesa di un pacco che doveva arrivarci dai fratelli dagli Stati Uniti con l’occorrente per la Santa Cena: Ma vedendo che il pacco non arrivava mai, stabilimmo di celebrare ugualmente la nostra festa e fissammo la data dell’otto maggio. Qualche giorno prima di questa data giunse finalmente il pacco col calice e l’orciuolo, tutti smaltati d’argento: il dono ci è pervenuto da una sorella di Filadelfia che ha desiderato mantenere l’incognito. La festa si è svolta in un vigneto, sotto alberi di ulivi, alla presenza di tutta la fratellanza di Troia e di molti fedeli di altre località tra cui Foggia, Lucera, Cervinara e Pietra. Le anime che scesero nelle acque battesimali furono quattordici: 10 di Troia, 2 di Foggia, una di Lucera ed una di Pietra. La festa si svolse meravigliosamente bene con la guida dello Spirito Santo e con le benedizioni di Dio. – Giovanni Lizzi

Incidente al figlio di Antonio. Dal Risveglio Pentecostale n. 12 – 1949 pag. 2 Ci comunicano da questa chiesa che il Signore ha compiuto un grande miracolo in favore del  figlio Mario del nostro fr. Antonio Barile. Per l’invocazione del nome del Signore, questo giovane è stato liberato da sicura morte. Un giorno infatti mentre era a cavallo, fu trascinato dall’animale imbizzarrito davanti ad un camion che passava ad alta velocità; lui e il cavallo caddero mentre l’autista frenava bruscamente. Quando  questi e gli altri che erano sul camion scesero per vedere un corpo dilaniato, trovarono invece il giovane illeso e, loro malgrado, dovettero ammettere che il Signore solo aveva potuto salvarlo.  (Redazione)

Dal Risveglio Pentecostale n. 7 – 1950 pag. 2 – Troia (Fg). – Dopo un anno preciso il Signore ci ha concesso di vivere un altro giorno pieno di gioia nella chiesa. Da molto tempo il nemico si era scagliato contro di noi per impedire l’opera del Signore. Ma, malgrado le sue astuzie, il 7 maggio abbiamo potuto svolgere un servizio di battesimi sulla collina di Troia. Le lotte erano state dure ma le benedizioni del Signore sono state abbondanti sopra di noi. Il luogo dove ci siamo raccolti era ombreggiato da giganteschi ulivi. Questo ci rammentò la preghiera di Gesù nell’orto degli ulivi e la commozione fu talmente intensa che cademmo tutti sulle ginocchia e la potenza di Dio scese su noi e anche su anime nuove e prima che si aprisse il servizio il Signore battezzò quattro giovani e giovanette con lo Spirito Santo. Nel servizio ventidue fedeli hanno ubbidito al battesimo dell’acqua: dodici di Anzano di Puglia, tre di Pietra Montecorvino, uno di Faeto, due di Bovino e cinque di Troia. Finito il servizio di battesimi c’è stata una sosta di tre ore, dopo la quale è stato celebrato il culto con la Santa Cena. Tutto si è svolto con ordine e i fedeli, tornando ai loro paesi su appositi autocarri, hanno attraversato le strade cantando inni di lode a Dio. Al Signore la Gloria. – (G. Lizzi)

Anni 1947– 1948 – Il fr. Attilio Di Gennaro di Troia fu evangelizzato dai f.lli  Giuseppe Iannelli e Antonio Barile. – Così dice Domenico Di Gennaro: «Il fratello Antonio, umile uomo di campagna, di poca istruzione, possedeva la grazia di DIO, elevò una fervida preghiera, anche se sgrammaticata, fece breccia nel cuore di papà perché era guidato dallo Spirito Santo. Pianse per tutto il tempo della preghiera. Il suo cuore fu conquistato, rigenerato dall’amore di Dio e dalla sua potenza. Fece una richiesta: “Signore desidero annunciare la tua Parola come missionario”. [8]

Conversione di Domenico Ferreri. Domenico Ferreri di San Ferdinando di Puglia ebbe la testimonianza dal fr. Antonio Barile. Inizialmente lo contrastava ma poi Dio gli aprì il cuore e si convertì: lo chiamò al ministero di pastore a San Ferdinando di Puglia, Vigevano e Torremaggiore. [9]  [10]

Antonio Barile narra del locale di culto a San Ferdinando di Puglia. – Il desiderio di costruire un locale di culto al Signore era crescente tra i fratelli, particolarmente per il fr. Domenico. Fu acquistato il terreno in via Napoli vicino alla casa, dove si riunivano. Nel 1968/69 iniziarono i lavori di costruzione, grazie al contributo del fr. Antonio Barile, dei fratelli e sorelle della comunità locale e di alcune chiese consorelle della provincia e di un’offerta dall’America. “fu edificata una casa per il Signore”.

Apertura del locale di culto. Con gioia portiamo a conoscenza dei lettori che il giorno 18 ottobre 1970, abbiamo inaugurato il nuovo locale di culto, alla gloria di Dio Sono intervenuti molti fedeli della provincia e persone simpatizzanti che, per la prima volta hanno ascoltato il messaggio della Parola di Dio predicata dal fr. Giovanni Ferri. La realizzazione di questo locale è stata possibile grazie alle generose offerte di alcuni fratelli. Di questo siamo grati al Signore. Vogliate essere nostri collaboratori nella preghiera, affinché la Parola “seminata” possa portare frutto per la gloria di Gesù. Dal Risveglio pentecostale gennaio 1971 [11] – Antonio Barile

Periodo Fascista – Settantaquattro anni fa nel 1950, fu varata la Riforma Agraria, per opera del governo De  Gasperi e di ministri dell’agricoltura, “illuminati“ come Antonio Segni e Amintore Fanfani. La Riforma proponeva, tramite l’esproprio coatto, la distribuzione delle terre ai braccianti agricoli, rendendoli così piccoli imprenditori e non più sottomessi al grande latifondista. La terra restituita ai contadini fu la più grande ridistribuzione di ricchezza mai avvenuta in Italia. [11]

Assegnazione del podere – Negli anni cinquanta fu emanata una legge che consentiva di assegnare un appezzamento di terreno da coltivare a favore delle famiglie numerose. Terreni che erano espropriati  ai proprietari. Le famiglie numerose potevano fare domanda per aver diritto a questi terreni, dopodiché venivano redatte delle graduatorie e una commissione verificava i requisiti di chi ne aveva effettivamente diritto. Antonio fece la domanda e quando fu chiamato dalla commissione, gli fu detto che, avendo una famiglia numerosa anche lui rientrava tra quelli che avevano diritto ad avere un podere, ma che, a causa della fede, difficilmente gli sarebbe stato assegnato, perché   serviva anche il benestare da parte della chiesa cattolica. Antonio disse: io sono cristiano evangelico e non mi vergogno di esserlo. Che me lo diate o meno io sono sicuro che il Signore provvederà come ha fatto finora. Il tempo passava e tutti ricevettero il podere, Antonio non si scoraggiava ma continuava ad avere fede. [12] Una mattina mentre lavorava in campagna in una vigna, una macchina con dei dirigenti dell’Ente Riforma gli dissero: “Lei deve firmare questi documenti perché le è stato assegnato il podere”, poi aggiunsero: “Sono rimasti tre appezzamenti di terreno; lei signor Barile può scegliere fra questi tre quello che preferisce”. Antonio scelse quello centrale, dove stava lavorando e aveva piantato la vigna. Questo terreno fu di grande benedizione per la famiglia. Dio li abbondò di ogni bene.

Apertura del locale di culto – Dal Risveglio Pentecostale Gennaio 1971 – Nuovo locale di culto – Con gioia portiamo a conoscenza dei lettori che il giorno 18 ottobre 1970, abbiamo inaugurato il nuovo locale di culto, alla gloria di Dio. Sono intervenuti molti fedeli della provincia e persone simpatizzanti che, per la prima volta hanno ascoltato il messaggio della Parola di Dio predicata dal fr. Giovanni Ferri. La realizzazione di questo locale è stata possibile grazie alle generose offerte di alcuni fratelli. Di questo siamo grati al Signore. Vogliate essere nostri collaboratori nella preghiera, affinché la Parola “seminata” possa portare frutto per la gloria di Gesù. – Antonio Barile

Antonio Barile fu pastore di Margherita di Savoia per un certo tempo in Via Francesco Petrarca. [13] Antonio, era molto bravo a dipingere a olio, dipinse molti quadri con versetti e soggetti biblici,  che regalava a familiari e fratelli che ne facevano richiesta. In alcune chiese della provincia di Foggia come Troia sullo sfondo del locale di culto ha dipinto vedute che ci parlano del cielo con dei versetti biblici. Antonio amava anche la musica, suonava la chitarra e il mandolino.

Le angherie fasciste. – La chiesa pentecostale viveva le vessazioni fasciste: Il clero voleva reprimere gli evangelici tramite i Patti Lateranensi, accordi stipulati l ’11 febbraio 1929 tra il Regno  d’Italia e la Santa Sede; resi esecutivi dal 27 maggio1929. Firmato dal fascista Benito Mussolini e dal segretario di Stato Vaticano Pietro Gasparri. [14] Ai Patti si deve l’istituzione della città del vaticano come stato indipendente. Il Vaticano intensificò la sua attività nell’ostacolare la predicazione evangelica, in modo particolare quella evangelica pentecostale (Giorgio Rochat), I pentecostali erano particolarmente presi di mira perché riuscivano a diffondersi in luoghi che tradizionalmente erano considerate le roccaforti del cattolicesimo italiano, ovvero le realtà rurali dell’Italia meridionale. [15] Con la fine della guerra e con l’avvento della Repubblica fu sancita la libertà religiosa, essa fu sola teorica, perché le persecuzioni continuarono con il clero. Tuttavia i credenti rimasero saldi nella preziosa fede, gustando la gioia nel vedere nuove anime alla salvezza.

Troia chiesa rinomata – Coraggiosa, combattiva, ricca di doni spirituali con oltre centoventi fedeli. Con il passare degli anni, i giovani furono costretti a emigrare in cerca di lavoro per un futuro migliore. La dipartita dei fratelli anziani ha ridotto notevolmente il numero dei credenti nonostante le continue evangelizzazioni non ci sono state conversioni. Oggi la comunità conta pochi fedeli ma, resta un esempio di testimonianza evangelica La chiesa di Troia ha visto nascere pastori ed evangelisti arricchendo altre comunità sia in Italia sia all’estero.

Antonio Barile è tornato alla casa del Padre il 22 aprile 1975, i funerali sono stati celebrati nella chiesa di Troia dal fr. Giovanni Ferri.   Le sue spoglie giacciono nel cimitero evangelico di Troia.

L’anziano invecchiato nel servizio di Dio e nella pratica della giustizia vive la gloriosa speranza del futuro di una corona di gloria e onore.

IL VALORE DELLA MEMORIA – Mi sono cimentata in un lavoro difficile e di pazienza, con prudenza e discrezione sono entrata nel passato di tanti fratelli anziani, li ho cercati, li ho raggiunti nelle varie località, ho raccolto le loro testimonianze e i loro ricordi storici. Ho vissuto toccanti emozioni di storie vere, soffermandomi a considerare l’amore, la fatica, e le tante difficoltà di questi “vegliardi” nel portare Cristo ai bisognosi della salvezza. Esempi di fede e maturità cristiana. – I loro capelli bianchi sono una corona di gloria spirituale, una testimonianza di fede e di onore  da donare ai credenti più giovani. – Vi assicuro che ne è valsa la pena! Sono stata arricchita di esperienze uniche, memorabili che resteranno non solo nel mio cuore, ma da far conoscere ad altri. I fratelli della prima generazione pentecostale, sono stati chiamati quasi tutti alla casa del Padre, anche gli ultimi servitori del Signore intervistati. Quelli della quarta generazione sono rimasti in pochi e non ricordano quasi nulla. Tra un po’ di anni non ci sarà più nessuno a ricordare la storia.

La memoria di questi fratelli, va custodita, affinché si possa tramandare alle generazioni future. – “ Un popolo senza memoria storica è come un albero senza radici”.   (Henry  Ness)

Maria Torraco

Pastori – Pastori che hanno curato la chiesa di Troia: Giovanni Lizzi, Martino, Giovino, Antonio Barile, Giuseppe Iannelli, Nicola Nuzzo, Giuseppe Giuliani, Antonio Malamisura, Guerino Perugini, Pasquale Puopolo, Franco Arnese, Luca Occhiochiuso, Mario Salvatore, Pino Fornarelli e Pino Di Rienzo.

La chiesa di Troia è curata dalla comunità di Foggia via Tito Serra. Dal 20 gennaio 2024, ne è responsabile il pastore Paolo Testa.

  1. Intervista telefonica di Elia Barile del  22.10.2022.
  2. Pionieri Giovanni Lizzi. www.tuttolevangelo.com/pionieri/giovanni-lizzi/
  3. Pionieri Giovanni Lizzi. www.tuttolevangelo.com/pionieri/giovanni-lizzi/
  4. Testimonianza di Domenico Di Gennaro.
  5. Da Memorie e Testimonianze di Elia Barile (stampato in proprio).
  6. Intervista pastore Salvatore Lombardi.
  7. Da Memorie e Testimonianze di Elia Barile (stampato in proprio).
  8. Vedi tuttolevangelo.com La presenza pentecostale a San Paolo Civitate.
  9. Vedi tuttolevangelo.com La presenza evangelica a San Ferdinando di Puglia.
  10. Vedi tuttolevangelo.com La presenza evangelica a Torremaggiore. 
  11. Vedi tuttolevangelo.com La presenza evangelica a Torremaggiore.  
  12. Da Memorie e Testimonianze di Elia Barile (stampato in proprio). 
  13. Pastore a Barletta: la sorella Pina Di Giorgio di Margherita di Savoia, dopo un mese della sua conversione a Barletta fu il fr, Antonio Colotti a battezzarla. Vedi tuttolevangelo.com La presenza evangelica a Margherita di Savoia. 
  14. www.altalex.com.  
  15. “Regime fascista e chiese evangeliche”, Ed. Claudiana, TO 1990.