Margherita di  Savoia, si trova in Puglia, e fa parte della provincia di Barletta- Andria-Trani, fino al 2004 è stato comune della provincia di Foggia. È adagiata ai piedi del promontorio del Gargano, sorge lungo la costa Adriatica. La cittadina presenta una forma allungata ed è immersa in un paesaggio fatto di bellezze naturali. La storia di questa cittadina è collegata alle saline e al loro utilizzo; è conosciuta fin dal III secolo prima di Cristo col nome di Salinis.

Margherita di Savoia fu chiamata fino al 1879 Saline di Barletta, poi il suo nome fu cambiato in onore della regina d’Italia. Infatti, il toponimo deriva dal nome della prima regina d’Italia, Margherita di Savoia.

La presenza di saline naturali, resa nota la località sin dai tempi più antichi. Già le popolazioni indigene, che vivevano nei pressi del lago Salpi, raccoglievano il sale da conche per barattarlo con altri prodotti utili alla loro sussistenza.

La città con i suoi 11.826 abitanti è nota per le saline, le più grandi d’Europa e le seconde del mondo, riconosciute come riserva naturale dello stato.

La testimonianza evangelica pentecostale: raggiunse Margherita di Savoia negli anni ’50, per la consapevolezza della verità che Dio accertava nel cuore dei credenti mediante il suo Santo Spirito.

In quel tempo il fuoco della Pentecoste si divulgava di paese in paese per lo zelo dei molti fratelli che avevano accettato Gesù. Il  fr. Antonio Piazzolla di Stornarella (Fg) si convertì all’Evangelo, e aveva sperimentato la grazia salvifica di Dio e la potenza dello Spirito Santo. Venne a sapere che suo fratello maggiore Cosimo, residente a Margherita di Savoia, frequentava  i Testimoni di Geova e che gli avevano regalato una Bibbia. Antonio sapeva di com’era desideroso  della verità, lasciò il lavoro, la famiglia e si recò a casa di suo fratello Cosimo per parlargli del Vangelo.

Saldo nella verità e abile nel presentare le dottrine fondamentali della fede cristiana, in semplicità, con passi biblici, gli mostrò la diversità biblica.  Antonio dopo dieci giorni di perseveranza e preghiera vide  il frutto del suo  impegno. Cosimo, compunto nel cuore accettò Gesù come suo personale Salvatore.

Ora i due fratelli insieme testimoniarono alla loro madre e a tutti gli altri membri della famiglia, e tutti accettarono Gesù. Cosimo comprese l’importanza del battesimo e come testimonianza della propria fede in Cristo si fece battezzare, testimoniando a tutti della sua nuova nascita spirituale.

Un movimento spirituale cominciò in una riunione annunciata in una casa privata. I primi fedeli si radunavano in casa dei coniugi, Mariuccia Piazzolla e Luigi Andriola, in Via Maggiore Galliano, per pregare, leggere e meditare la Parola. Mariuccia è stata un “faro”, una donna “virtuosa” esperta nel saper fare molti lavori: sartoria, ricamo, maglieria e altro. Nella sua abitazione aveva un piccolo laboratorio, dove le ragazze andavano per imparare un mestiere. In quel tempo era solito che le ragazze imparassero vari lavori.

La sr. Mariuccia, con amore e generosità insegnava loro gratuitamente e nel contempo le parlava del Signore.  Il piccolo gruppo cresceva. Fra queste giovani allieve ci fu una in particolare che era alla ricerca della verità: Pina Di Giorgio, malata di asma bronchiale cronica, aveva forti crisi respiratorie. La sr. Savinolla Trentino, le parlò dell’Evangelo.

Un giorno Pina, mentre era in ospedale a Barletta s’inginocchiò e disse: “Signore, se tu mi guarisci, io divento  evangelista”.  Questa promessa la conservava nel cuore.

Un giorno, andò a visitare la sr. Savinolla, notò che aveva bisogno di una mantella copri spalle di lana perché aveva freddo. Lei desiderava donargliela ma non sapeva come fare; si rivolse a Mariuccia. In casa di Mariuccia c’erano parecchie ragazze lavoranti, e molti convertiti.

Pina ricevette le istruzioni come fare la mantella e giunto il momento della preghiera, lei rimase, non andò via. Il fr. Cosimo lesse un Salmo, lo spiegò e chiese a Pina: vuoi pregare tu? E lei “Cosa posso dire Signore!” era la prima volta; s’inginocchiò e subito senti la presenza di Dio invaderla. Lodava il Signore in intima comunione. Lo Spirito Santo era su di lei, era immersa in una gioia sublime, era estasiata dalla presenza di Dio, lo esultava. Lo glorificava per la Sua potenza e per la sua grandezza. La sua adorazione era dallo spirito. Le sue lacrime bagnarono il pavimento e dopo un’ora e mezza di adorazione le sole parole che ricordò alla fine della preghiera furono: Grazie Gesù per avermi salvata.

Questa esperienza meravigliosa col Signore avvenne per tre sere consecutive. Dopo un mese scese nelle acque battesimali nella chiesa di Barletta. Il fr. Antonio Barile era il pastore e a somministragli il battesimo fu il fr. Antonio Colotti.

Erano trascorsi quattordici anni dalla conversione di Pina, le crisi asmatiche erano persistenti, ma lei credeva fermamente che Dio l’avrebbe guarita. Dopo un’ennesima crisi, il dottore curante, gli ordinò il ricovero immediato, la sua situazione era grave. Pina era incinta al quarto mese; la sua vita e quella del bambino erano in pericolo. Pina, non volle andare in ospedale, chiese che i fratelli pregassero per lei. Dio è fedele! la guarì.

Inizialmente la comunità, in Via Francesco Petrarca, per diversi anni, fu curata con semplicità e dedizione dal fr. Coletta di Barletta. Gli successero i f.lli Antonio Barile e Antonio Colotti, Michele Pinto. Angelo Campagna, con abnegazione, si prese cura della comunità per molti anni.

Un evento – Il Signore chiamò a casa il fr. Cosimo Piazzolla, erano trascorsi due giorni dalla sua dipartita; le autorità non volevano dare il nullaosta per la sepoltura perché lo ritenevano scomunicato e la sua presenza avrebbe sconsacrato il luogo; per lui non c’era posto nel cimitero perché era un evangelico. Intervennero alcuni fratelli di Foggia: il pastore Ferri, Rosania, i f.lli Antonio, Peppino e Michele Piazzolla, si recarono dal Sindaco di Margherita per rimostranza al rifiuto della sepoltura perché era trascorso molto tempo e le condizioni della salma non consentivano protrarre la sepoltura. Essi dissero che il cimitero è fatto per seppellire sia i cattolici, sia gli evangelisti e di qualsiasi altra denominazione. Dopo ciò il sindaco dette il nulla osta.

Il fr. Cosimo visse una vita al servizio del Signore, fu il primo credente pentecostale a Margherita di Savoia.

Il Signore era con il Suo popolo, lo benediceva e avanzava nelle sue vie.

I fedeli erano più di settanta e il locale divenne insufficiente, fu necessario un nuovo locale di culto in via Valone nei pressi delle Terme.

Una sera durante un servizio di Santa Cena, i fedeli realizzarono l’esperienza fatta dai discepoli il giorno della Pentecoste. Non era soltanto un evento del passato; Dio manifesta la stessa benedizione, tra i giovani e meno giovani. Fu una serata di grande benedizione. I fratelli che erano in visita; durante il viaggio di rientro a Foggia, infervorati dallo Spirito Santo, continuavano a lodare Dio nel pulmino. Ad un tratto l’autista Antonio Malamisura fu costretto a fermare il mezzo per la presenza di una grande colomba bianca che aleggiava davanti al parabrezza del pulmino. La colomba continuava ad aleggiare davanti al mezzo e tutti i fratelli gioiosi continuavano a lodare Dio; scesero dal mezzo e la colomba si allontanò in un bagliore accecante. Gloria a Dio!

Ancora una volta ci fu un’esigenza di locale, la chiesa si trasferì in Via Rosa Cafiero. Seguirono altri pastori: Antonio Malamisura, Antonio Di Bello, Franco Arnese (dal gennaio 1995 al 2001), Salvatore Santoro e Leo Gennaro.

Attualmente la chiesa, sita in Via Martin Luter King, da settembre 2015, è curata con grande impegno dal fr. Giuseppe Furnò. Il fr. Furnò oltre a Margherita di Savoia cura anche le comunità di Postangeloni e San Ferdinando di Puglia.

Il 4 dicembre 2017 sono scesi nelle acque battesimali sei neofiti.

Il 7 aprile 2018, con la presidenza del fr. Pietro Bifulco è stato inaugurato la nuova sede in Via Canne. La chiesa è formata di oltre trenta credenti.

“Signore, dà vita all’opera tua nel corso degli anni” Abacuc 3:2

La chiesa di Margherita è molto amata dai fratelli di Foggia. Hanno collaborato: Giovanni Ferri, Giuseppe Rosania, Vincenzo Mobilia, Mario Torraco, Antonio Malamisura e altri.

Tra i tanti anziani della fede, ricordiamo: il fr. Luigi Andreani, marito della sr. Mariuccia Piazzolla, il fr. Giacinto Ricco, marito della sr. Pina Di Giorgio, le sr. Maria e Lucia  Cesternino.

“L’Evangelo è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede”.

Maria Torraco

Testimonianza raccolta dal fr. Girolamo Piazzolla e dalla sr. Pina Di Giorgio.