Cenni storici

Lucera è una città che nasconde millenni di storia. Fin dai tempi dell’antica Roma, Lucera fu onorata dalla posizione più alta nella piramide delle provincie romane con il titolo di S.P.Q.L. e venne costruito un anfiteatro nell’età medioevale. Lucera fu sotto il controllo di Federico II di Svevia che la scelse come residenza estiva e come punto strategico per il controllo del Gargano tramite un sistema di comunicazioni a specchi. Federico portò all’interno della città un discreto numero di saraceni perché apprezzava la loro abilità con l’arco. La cattedrale del duomo lucerino nasce come moschea, infatti, il campanile ha la forma di un minareto islamico e la navata centrale ricorda la precedente moschea.

Lucera è un comune della provincia di Foggia, la città ha più di 35.000 abitanti. Ha il titolo di Città d’Arte ed è stata inserita tra le Città Europee di Eccellenza 2007

La testimonianza pentecostale a Lucera – risale al 1930 ad opera del fratello Salvatore Truglio, nativo di San Bartolomeo in Galdo (BN). Dopo essere stato per un certo tempo in America si trasferì a Lucera con la moglie Lucia e i suoi figli in cerca di lavoro. Era un periodo difficile quando l’ignoranza, la povertà e la tradizione sovrastavano gran parte della popolazione. Il fr. Salvatore Truglio da ricerche effettuate, è stato accertato che nel 1926 fu lui a portare l’Evangelo a Pietra Montecorvino, dove nacque una fiorente comunità. Un uomo semplice, ma di grande fede nell’annunciare l’Evangelo. La moglie Lucia, e i suoi figli, lo accompagnavano nel cammino, testimoniando non tanto con le parole quanto con la loro stessa vita.

Ad aggiungersi alla famiglia cristiana evangelica fu Antonio Saturnino, sposato con Antonietta Colasanto che per ragione di salute della moglie, la quale aveva bisogno di aria di mare incontrò a Manfredonia (FG) un fratello valdese, che gli annunciò l’Evangelo della grazia e gli regalò una Bibbia. Antonio, aprì il suo cuore a Gesù e lo accettò come suo Salvatore. “La fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo” Rom. 10:17.

Al gruppo, si aggiunse Donato Pappalardo, era di Volturino (Fg) nato il 7ottobre 1889, ma viveva a Bari, dove lavorava come maresciallo della guardia di Finanza. Il suo lavoro gli permetteva un certo benessere materiale. La completa realizzazione della sua vita iniziò nel 1935 quando per grazia accettò Gesù nel suo cuore come Salvatore ad annunciargli la Parola fu un fratello valdese. Donato, per vari motivi (anche di salute) lasciò il lavoro e tornò al suo paese d’origine (Volturino) testimoniando della sua fede in Cristo. La sua cultura e l’intelligenza nell’apprendere la Parola di Dio, sarebbero servite a realizzare l’opera del Signore a Lucera, dove spesso si recava per visitare sua sorella Rosa annunciandole il Vangelo, infatti, dopo qualche tempo si convertì.

Il fr. Pappalardo nel 1940 si trasferì a Lucera. Sentì la necessità d’incontrarsi con quel popolo di cui rendeva testimonianza del Dio vivente e potente a cui egli stesso apparteneva, ma siamo negli anni della seconda guerra mondiale, purtroppo, l’annuncio del Vangelo era sempre più difficile perché era molto avversato.

Sia al fr. Pappalardo sia al fr. Saturnino, piaceva molto la musica classica e il Signore si servì proprio di questo per farli incontrare. La storia, infatti, ci dice che i due “fratelli” s’incontrarono nel corso di un concerto di musica classica all’aperto. Fu lì, che cominciarono a conoscersi, condividendo dapprima i gusti musicali e poi la propria fede in Gesù.

Dopo essersi incontrati anche con la famiglia Truglio, ci fu una svolta nel piccolo gruppo evangelico: dal “culto familiare” si passò a quello “comunitario” (svolto a turno nelle loro case). Per sfuggire alla persecuzione i culti di Santa Cena e i battesimi in acqua si tenevano in casa della sr. Filomena Guerra ad Alberona, in campagna.

I fratelli, di pari consentimento, ripieni di Spirito Santo e con zelo si recavano a Pietramontecorvino con le biciclette, e in altre comunità limitrofe. Nella loro semplicità erano d’incoraggiamento e di grande benedizione ai fratelli.

La presenza valdese a Lucera esisteva già da molti anni.

A prendersi  cura della piccola comunità nascente nelle case, erano i pastori itineranti valdesi: Bouchard e Salvatore Briante. Il fr. Gustavo Bouchard, svolgeva il suo ministero a Orsara, Lucera e Foggia. I fratelli vivevano la gioia della salvezza e il fuoco della Pentecoste, sopportando gli scherni, gli insulti e le calunnie del clero e dei lucerini.

Nel 1948, il gruppo evangelico di Lucera si riuniva in Via Colasanto Paolo n.4, un locale messo a disposizione dal fr. Pappalardo.

Negli anni che seguirono, tanti si convertirono fra questi: Antonio Truglio (figlio di Salvatore Truglio), Alfredo Fuiano e Peppino La Ricchia.

Alfredo Fuiano (collaboratore) si convertì in un modo molto semplice, con la lettura di un piccolo evangelo regalatogli dal fr. Vincenzo Eronia, suo collega di lavoro e dall’ascolto di alcuni cantici.

Nel 1954 la comunità contava ormai una cinquantina di membri. Spesso, durante i culti, vi erano battesimi di Spirito Santo. Era un periodo di ostilità e vessazione per i figliuoli di Dio ma nonostante tutto il Signore benediceva e salvava le anime.

Matrimonio

Il primo matrimonio evangelico a Lucera fu celebrato nel 1954, il fratello Michele Uzzi con la sorella Grazia Saturnino. Le nozze furono celebrate dal pastore  valdese Salvatore Briante nella casa della sposa, in Via Guglielmo Marconi. Dio benedisse la coppia dando loro dei figli: Emanuele (Lino), Manuela, Davide e Daniela tutti convertiti al Signore.

La crescita spirituale fece sorgere il desiderio di un nuovo locale più ampio per potersi riunire. -Non molto tempo dopo- così scriveva il fr. Pappalardo a varie comunità:

Copia della lettera scritta dal fr. Pappalardo:

La Grazia del Signor Gesù Cristo sia con lo spirito vostro. (Filem. 25

ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA                                                                 
CHIESA DI LUCERA (FOGGIA)
Via Colasanto Paolo, 4

Pappalardo Donato, pastore della chiesa di Lucera (Foggia), a tutti i nostri fratelli in Gesù Cristo, pace e grazia vi siano moltiplicate!

È dal 1946 che in Lucera (Foggia) il Signore ci ha dato grazia di manifestare pubblicamente la nostra fede in Cristo Gesù.

Molte volte gli avversari del Vangelo hanno cercato in molte maniere di ostacolare il nostro cammino nelle vie di Dio, ma nessuno ci ha  potuto stornare di servire il nostro Salvatore.

Dal 1946 al 1948 abbiamo tenuto le nostre riunioni di casa in casa e spesso anche in campagna occultamente.

Dal 1948 abbiamo tenuto le nostre riunioni in una casa. Il locale dove teniamo i culti attualmente si è reso insufficiente per accogliere tutti i fedeli. Perciò il nostro vivo desiderio che da lungo tempo avevamo in cuore era di costruire un tempio, dove poter tenere più agevolmente le nostre riunioni ed anche ampio per quando si terranno Culti straordinari, battesimi e S. Cena, ecc.

Così il Signore ci ha dato grazia di mettere insieme una certa somma di denaro. Abbiamo acquistato il suolo e progettata la costruzione; ma, nel fare i conti, abbiamo visto che per completarla, ci occorre un aiuto finanziario.

Perciò ci rivolgiamo a tutti i nostri fratelli di fede, pregando loro di aiutarci in questa opera del Signore. Alleghiamo alla presente una fotografia di parte dei fedeli di questa comunità. Pregate per noi.

Non altro, ricevete da tutti noi saluti e abbracci fraterni in Gesù Cristo, Pace! Vostro nel Signore

(Pappalardo Donato)

Funerale Anni 50

Un giorno il fr. Antonio Saturnino fu invitato a predicare a un funerale per la morte di un fratello della chiesa di Foggia. Era in stazione per prendere il treno. Il capo stazione vedendolo arrivare, ormai noto come l’evangelista, pur di beffarsi di lui, licenziò il treno in anticipo. Il fr. Saturnino alzò le mani e disse: “Signore, fermalo! Ferma il treno!” Il treno si bloccò, lo raggiunse e vi salì sopra. Il Signore è un Signore vivente. Cristo risponde a tutti quelli che lo invocano e hanno bisogno di Lui. Antonio invocò il Signore ed Egli rispose.

Questi impedimenti ebbero risultati sorprendenti: la fede e il coraggio continuarono e acquistarono un’ampia visione evangelistica, con maggiore impegno. “Chiunque ha paura e trema se ne torni indietro” Giudici 7:3. Dio si serve di chi è pronto ad ascoltare ed è disposto a obbedire con coraggio. Quelli che sanno ascoltare Dio, valgono più di un grande esercito.

Il fr. Antonio Saturnino, era perseguitato da un fanatico laico del paese, che gli gridava dietro con forti ingiurie: “Tu sei un protestante, la tua casa ti sarà bruciata!”… e Antonio con calma, “perché mi fate questo?” Perché sei uno scomunicato, tu sei la causa di tutte le calamità del paese. Chi è in Cristo sopporta e perdona con amore, è nuova creatura in virtù della nuova vita creata dallo Spirito nel credente.

Chiamata a casa del fr. Antonio Saturnino

Il fr. Antonio Saturnino, andò nel riposo del Signore all’età di cinquantotto anni a Lucera nel 1956. Per l’uomo di Dio non ci fu nessun rispetto né da parte delle autorità ecclesiastiche né dai compaesani. Quella mattina, mentre Antonio giaceva morto sul letto alcune persone portarono dietro la porta di casa, una carriola dicendo: “Questo è l’unico mezzo di trasporto per portarlo a seppellire, qua deve stare avete capito?  Con questa carriola deve andare al cimitero!” Con tono dittatoriale, la figlia Michelina rispose: “Papà è nel cielo nella gloria del Signore!”

Al servo di Dio non era concesso un servizio funebre, perché non lo ritenevano degno: era uno scomunicato.

I famigliari, dovettero rivolgersi a un’agenzia funebre di Foggia, dove non era conosciuto, per trasportare la salma al cimitero e dargli una degna sepoltura.

Il funerale fu fatto in casa dell’estinto, dal pastore Salvatore Briante. Ci fu una grande partecipazione di fedeli di Lucera, dalle varie comunità della provincia e dei valdesi. Antonio Saturnino fu un grande testimone della fede, un guerriero dell’Evangelo; grandemente osteggiato, ma rimase fedele fino alla fine dei suoi giorni.

Egli come Paolo poteva dire: “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede….” 2 Timoteo 4:7,8. L’uomo che si riveste di un abito nuovo, della grazia, della giustizia della santità, cammina verso il traguardo che è la corona della promessa del Signore per coloro che Lo amano. La “fede” è la vittoria del giusto! Col passare del tempo i pochi fratelli valdesi fecero parte dell’unica chiesa Pentecostale.

Nel 1962, fu acquistato il suolo per la costruzione di un nuovo locale di culto. Questo grosso passo era solo l’inizio di un lungo cammino per la realizzazione della Chiesa Cristiana Evangelica in Lucera; cammino che si sarebbe rivelato pieno di gioie, speranze, ma anche problemi e difficoltà.

Le fondamenta furono presto scavate, ma la poca disponibilità economica rallentò i lavori. Comunque Dio provvide anche a questa necessità, spingendo altre comunità ad aiutare, con le proprie offerte, la continuazione di quell’opera. Tra queste va segnalata la comunità di Boston e Astoria (U.S.A.)

I fratelli americani, in quel tempo, mandavano dei pacchi di viveri, per i bisognosi. Il fr. Pappalardo disse: fratelli facciamo una cosa diamo una minima offerta su ciò che prendete, il ricavato, andrà a pro costruzione della chiesa. Tutti furono d’accordo.

Nel 1963 i lavori di costruzione ripresero e in circa due anni portarono al compimento l’opera.

Così scriveva il fr. Pappalardo al fr. Paglia Carmelo (pastore di Astoria) iI 6 aprile 1964:

Carissimo e amato fratello nel Signore… pace e grazia! Spero che stiate bene voi e tutti I fedeli di Astoria, anch’io e tutti di questa chiesa stiamo bene e sempre più vicini al Signore.  Abbiamo ricevuto dal fr. Gorietti, tre giorni or sono, il vaglia che ci avete spedito tramite l’Ufficio di Roma. Questa vostra offerta ci è arrivata in un momento di nostro grande bisogno, perché siamo alle rifiniture della costruzione ed è proprio ora, che ci sono maggiori spese. Infatti, finita la vasca per i battesimi, abbiamo messo mano al pavimento. Abbiamo ordinato anche gli infissi, portone, portoncino, cinque finestre e tre porte tutti in ferro. Io e tutti i fedeli di questa chiesa ringraziamo voi e tutti i fratelli e le sorelle di codesta chiesa della vostra generosa offerta. Abbiamo la speranza viva che fra un paio di mesi il Signore ci darà di portare a termine, per la Sua Gloria, questo tempio.

Da un documento del fr. Pappalardo del 1964 così si esprime:

“Nei primi anni di fede abbiamo dovuto tenere le nostre riunioni di culto sempre a porte chiuse, perché non c’era permesso di avere un locale aperto al pubblico. Parecchie volte siamo stati chiamati dalle autorità di Pubblica Sicurezza per rispondere della nostra fede evangelica e il Signore, anche in tali circostanze ci ha dato grazia di testimoniare della Parola della vita. La nostra viva speranza, però era sempre quella di poter annunciare pubblicamente la Parola di Dio per far conoscere al mondo il Vangelo di Gesù Cristo che è la salvezza di ognuno che crede. Finalmente dopo tante contrarietà e persecuzioni da parte degli avversari della nostra fede, abbiamo potuto ottenere il permesso di evangelizzare in pubblica piazza la Parola della verità. Così la sera del 27 giugno 1964 abbiamo tenuto a Lucera, in piazza Matteotti, un culto evangelistico sul tema: «Il messaggio della salvezza nel Vangelo di Gesù Cristo unica speranza dei popoli di tutto il mondo». Ha parlato il fr. Giovanni Ferri pastore della comunità di Foggia. La piazza era molto affollata di gente di tutti i ceti e tutti hanno ascoltato con molto interesse la Santa Parola di Dio annunciata per la prima volta pubblicamente in questa città. Moltissimi degli ascoltanti hanno espresso il desiderio che dovremmo tenere spesso delle analoghe manifestazioni evangeliche. Voglia Iddio far si che il seme sparso della Sua Parola produca abbondante frutto per la Sua Gloria!

Quello che a noi pareva un sogno avere un locale di culto, per glorificare Iddio in questa città, è ora per la Sua grazia una realtà. Il 23 maggio 1965, con l’intervento dei fedeli delle chiese di Foggia, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Torremaggiore, Troia, Pietramontecorvino, San Severo, Sannicandro Garganico, San Marco La Catola, Postangeloni (Cerignola), Stornara e Silla (Sa), il Signore ci ha concesso la grazia, di dedicare con grande gioia, questo tempio al Suo santo nome. I messaggi furono portati dal fr. Giovanni Ferri, pastore della chiesa di Foggia e dal fr. Pasquale Di Gironimo degli U.S.A.

Il locale era gremito e tutti hanno ascoltato con interesse la Parola della Vita. Il Signore si è manifestato con la Sua presenza e siamo stati grandemente benedetti e edificati.

A Dio che tanto ci ama e al Suo diletto figliuolo Gesù Cristo, ne vadano l’onore, la lode e la gloria nei secoli.

Il 20 giugno 1976 durante un servizio di battesimi e di Santa Cena, il fr. Pappalardo disse: “Lucera è ancora un fronte duro da sfondare, vi invitiamo a pregare per noi affinché Dio ci dia di mantenere viva la nostra fiaccola in questa città”.

Funerale del fr. Donato Pappalardo

Il fr. Pappalardo si prese cura della chiesa di Lucera per oltre venticinque anni, coadiuvato da altri fratelli anziani, con grande dedizione e amore. La sua generosità fu encomiabile. È stato promosso alla gloria, nel riposo dei santi il 15 dicembre 1978. Il funerale fu celebrato nella chiesa di Lucera dal fratello Michele Rutigliano.

Tutti quelli che l’hanno conosciuto e amato lo riconoscono come un umile servo di Dio, che ha servito il Signore nella sua opera fedelmente per tutta la sua vita sapendo sempre privilegiare l’opera del suo Maestro nella sua vita.

Grazie al fedele e intenso servizio, quest’umile servo di Dio ha avuto la gioia di vedere la gloria di Dio! «Chi abita al riparo dell’Altissimo riposa all’ombra dell’Onnipotente». Salmo 91:1

Negli anni settanta, il fr. Michele Rutigliano di Foggia si recava a Lucera per i culti di evangelizzazione all’aperto. Al fr. Donato, gradiva molto il modo di esporre la Parola data dal giovane Michele Rutigliano. Donato, nel 1972 essendo già in età avanzata, propose al fr.  Rutigliano di prendersi cura della chiesa di Lucera. Il fr. Michele accettò con molto piacere la proposta fattagli.

In quel periodo molte famiglie si convertirono, molti anziani andarono col Signore e tanti giovani emigrarono in America e in Francia in cerca di lavoro. Nonostante tutto, la chiesa cresceva numericamente. Dio era con il Suo popolo benedicendolo, molti si battezzarono in acqua confessando la loro fede in Cristo e molti furono battezzati nello Spirito Santo.

La comunità era fervente e contava oltre cinquanta fedeli.

Il fr. Michele Rutigliano con grande dedizione e amore si prese cura di tutte le attività della comunità (culti serali, di evangelizzazione all’aperto, scuola domenicale, visite agli infermi negli ospedali, visita ai carcerati, riunioni di preghiera ecc.) per oltre trentacinque anni.

Per un conduttore di chiesa, non c’è gioia più grande vedere prosperare la propria comunità nelle vie di Dio.

Per limite di età ha dovuto lasciare la cura della comunità. A sostituirlo fu Vanni Bondesan per poco più di un anno, dopo il pastore Franco Arnese dal 3 luglio 2014 al 31 luglio 2017 ed ora il Comitato di zona Puglia e Basilicata.

La chiesa di Lucera oggi (maggio 2018) conta circa quaranta anime a causa della dipartita di fratelli anziani e dell’immigrazione di giovani e d’intere famiglie.

La preghiera dei fratelli è che ci sia un grande risveglio e che nuove persone vengano alla salvezza riempiendo il tempio del Signore.

Maria Torraco

Testimonianza raccolta in casa dalla sr. Grazia Saturnino e dal figlio Lino Uzzi di Lucera il 14-4- 2018.

Con la collaborazione delle sr. Anna Basile, Daniela D’Alessandro e Michele Rutigliano.