Promosso alla gloria, nel riposo dei santi.
Il fratello Angelo Campagna nacque a Foggia il primo dicembre del 1924. Lavorava nelle Ferrovie dello Stato, in officina, come saldatore. Il fratello Pasquale Quarato, fu assunto da una ditta privata in ferrovia, sul posto di lavoro parlava di Gesù a tutti con ardore. Il Fr. Campagna fu colpito dall’entusiasmo e dal messaggio della Parola, che fecero breccia nel suo cuore. Angelo, a volte durante il lavoro si recava al reparto del fr. Quarato, per ascoltare il messaggio dell‘Evangelo, era affascinato dalla Parola di DIO. Iniziò a frequentare la casa del fr. Pasquale per avere maggiore conoscenza del Signore; accettò subito Gesù come suo personale Salvatore, erano gli anni 1952-53. La gioia della salvezza e la gratitudine al Signore trasparivano con evidenza dal suo volto. Si unì subito ai fratelli di allora.
I culti si tenevano in case private, alle casermette, (una caserma militare adibita ad abitazioni civili). Qui abitavano molte famiglie che avevano creduto in Gesù e avevano sperimentato il fuoco della Pentecoste. Gli evangelici a causa della persecuzione del fascismo e del clero, di sera si riunivano per lodare il Signore per la campagna, in vagoni ferroviari abbandonati o in case; in semplicità e per fede. Angelo disse ai fratelli: “Io, credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, il mio Signore e il mio Salvatore; e come dice la Parola, desidero essere battezzato e rendere partecipi gli altri della mia esperienza personale con Cristo Gesù”.
Per sfuggire alla persecuzione, i servizi battesimali avvenivano in campagna nei fiumi o in abbeveratoi per gli animali riempiti d’acqua. I fratelli decisero che i battesimi si sarebbero celebrati in via San Severo, in aperta campagna, vicino a un podere abbandonato. Istallarono una tenda che fungeva da spogliatoio. Il fratello Vincenzo Mobilia senior scavò una fossa nel terreno e la riempi d’acqua, attinta da un pozzo. Il fr. Angelo Campagna e il fr. Alberto Di Tommaso, scesero nelle acque battesimali, in ubbidienza alla Parola: “Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; … ”. Marco 16:16
Faceva molto freddo e l’acqua era gelida. A somministrare i battesimi fu il fr. Attilio Di Gennaro. La semplicità e la fede dei nostri primi fratelli sono un esempio di testimonianza per le generazioni a venire.
Angelo, nel suo cammino di fede, testimoniava non tanto con le parole quanto con la sua stessa vita. Era nato di “nuovo”.
In famiglia, la sua fede non era condivisa ma, non si lasciava scoraggiare. Chi annuncia il Vangelo, non si sottrae dallo scherno e dalla sofferenza, ma confida nel Signore che è la sua forza.
Dio l’onorò e lo chiamò al ministero affidandogli la comunità di Margherita di Savoia dove si recava in treno tre volte a settimana, per portare la Parola, poi con il pulmino della chiesa di Foggia e anche con macchine private in compagnia di fratelli.
Il Signore con la sua presenza fortificava la chiesa con manifestazioni di Spirito Santo e con battesimi in acqua. Il fr. Campagna per lunghi anni si prese cura con dedizione della comunità; ha visto la salvezza di tante anime. Nonostante la sua modesta istruzione scolastica, è stato un buon insegnante, ma soprattutto ha vissuto la Parola.
Un evento
Un evento particolare di cui è ancora presente nella mente e nel cuore di alcuni fratelli: una sera, a Margherita di Savoia, durante un servizio di Santa Cena, i fedeli realizzarono l’esperienza fatta dai discepoli il giorno della Pentecoste. Non era soltanto un evento del passato ma una realtà tangibile che si ripeteva; la gloria di Dio era sui fedeli! Fu una serata di grande benedizione.
I fratelli di Foggia che erano andati in visita; durante il viaggio di rientro, infervorati dallo Spirito Santo, continuavano a lodare Dio in lingue. L’autista, il fr. Antonio Malamisura, fu costretto a fermare il mezzo, per la presenza di una grande colomba bianca che aleggiava davanti al parabrezza del pulmino. I fratelli esultanti glorificavano Dio. Scesero dal mezzo e la colomba si allontanò in un bagliore accecante. Gloria a Dio! Per la meravigliosa esperienza.
Il fratello Angelo è stato uno degli ultimi pionieri della quarta generazione a Foggia e provincia, “Un uomo umile, semplice, sempre disponibile per il bene di tutti. ”Negli ultimi anni della sua vita Dio gli ha dato la gioia di vedere il frutto delle sue preghiere: la figlia Anna e il marito Luigi (ora col Signore), accettare Gesù come loro Salvatore.
Angelo, colpito da un male alla schiena, non potendo camminare fu costretto a restare in casa. Il messaggio dell’Evangelo l’ha accompagnato fino all’ultimo istante della sua vita. “Custodisci il buon deposito per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi” 2 Timoteo 1:14. Il 2 maggio 2018 all’età di novantatré anni il Signore l’ha chiamato a Sé. È stato un fervente proclamatore dell’Evangelo. Ha terminato il pellegrinaggio terreno con la massima tranquillità lodando il nome del Signore. Il funerale è stato celebrato dal pastore Fulvio Tarabella in Via Tito Serra, 10; con la partecipazione di molti amici, parenti e fedeli delle comunità di Foggia.
“Mi guiderai con il tuo consiglio e poi mi accoglierai nella gloria. Chi ho io in cielo fuori di te? E sulla terra non desidero che te. La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma Dio è la rocca del mio cuore e la mia parte di eredità, in eterno”. Salmo 73:24-26.
Maria Torraco