Ordona è un comune di 2.816 abitanti della provincia di Foggia situato sulle prime ondulazioni del Tavoliere centro-meridionale tra la pianura e i contrafforti collinari. Poco distante dal centro abitato vi sono gli scavi archeologici dell’antica Herdonia, città che conobbe la sua massima fase di sviluppo e prosperità in età imperiale grazie alla costruzione della via Traiana e della successiva via Herdonitana, diventando un grande centro di transito e di commercio. Nel parco archeologico è possibile visitare il foro, la basilica civile, l’anfiteatro, il mercato (macellum), le terme, le locande (tabernae) ed i numerosi magazzini adibiti allo stoccaggio del grano. Il difficile contesto politico ed economico medievale portò ad una parziale dispersione della popolazione nelle campagne circostanti, l’abitato si ridusse ulteriormente e il territorio della città fu in parte invaso da spazi agricoli e boschivi. Durante l’epoca federiciana una preesistente costruzione religiosa normanna dell’XI secolo fu riedificata in una domus imperiale. Grazie a questa nuova residenza federiciana il luogo venne in qualche misura ripopolato. Il villaggio medievale di Herdonia fu definitivamente abbandonato intorno al XIV-XV secolo. Tra il XVII e XVIII secolo cominciò un nuovo reinsediamento in una zona vicina al sito dell’antica città. Sul luogo che poi diventerà il nucleo originario dell’attuale Ordona, nacque prima un’azienda agricola di gesuiti e successivamente uno dei nuovi “Cinque Reali Siti” colonici istituiti nel XVIII secolo da re Ferdinando IV di Borbone per ripopolare e riqualificare l’area agricola del tavoliere meridionale[1].

Per un breve periodo, nel corso degli anni Ottanta del secolo scorso, ad Ordona risiedettero due famiglie di credenti che furono di valido supporto al pastore Antonio Malamisura, responsabile della vicina comunità pentecostale di Carapelle, nella diffusione del messaggio dell’Evangelo. Furono fatte numerose attività evangelistiche che sembravano in un primo momento destare un certo interesse fra la popolazione tanto che si ipotizzò l’eventualità di passare dalle riunioni di culto che si tenevano in casa di una di queste famiglie all’apertura di un locale pubblico. Purtroppo, seguirono circostanze sfavorevoli che non ne permisero l’attuazione.

“Ad Ordona al principio degli anni Ottanta spesso mi sono recato ad evangelizzare. Una sorella in Cristo originaria di Cerignola si trasferì in questo paese per avviare un negozio di generi alimentari e su sua richiesta iniziai a venire in questo luogo. Il desiderio di questa sorella era che anche ad Ordona potesse sorgere una testimonianza evangelica pentecostale. Riuscii a fare tante cose qui, aiutato anche da un fedele appartenente alla Chiesa dei Fratelli che frequentava i culti iniziai a tenere in casa della sorella titolare del negozio di alimentari. Con il passare del tempo diventai buon amico del sindaco, il quale ci favorì in tutti i modi possibili, lasciandomi addirittura le chiavi di locali del comune per potere fare degli incontri, riunioni o evangelizzazioni. Quando iniziammo a pensare di aprire un locale di culto, purtroppo questo fratello in Cristo che mi dava un prezioso aiuto, dovette trasferirsi a Milano per lavoro e anche poco dopo anche la sorella che aveva il negozio di alimentari dovette chiudere l’attività per delle vicende personali. Venendo meno il supporto prezioso di questi due fedeli, decisi di lasciare stare. Devo dire che anche se non vi furono delle conversioni, gli abitanti del paese si mostrarono sempre rispettosi nei miei confronti e non ebbi mai problemi di intolleranza, ne dal popolo, ne dai rappresentanti della religione di maggioranza, ne tantomeno da parte delle autorità civili, che come ho già detto, vennero incontro alle nostre esigenze in tutti i modi possibili”[1].

Dario De Pasquale, 27/03/2023.


[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Ordona  Visitato il 23/03/2023.

[2] Intervista ad Antonio Malamisura, 16 febbraio 2023.