“Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati, nei quali un tempo camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà dell’aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza”. Efesini 2:1-2

Mi chiamo Stefano, ho trentatré anni, attualmente (2019) vivo e lavoro a Roma; sono un Sergente dell’Aeronautica Militare e desidero raccontare con gioia la mia personale testimonianza.

Sono nato in un’umile famiglia di dieci figli, una famiglia di credenti evangelici. Nella nostra casa quotidianamente si pregava il Signore Gesù, che era al centro di ogni cosa. Essendo ancora fanciullo ho conosciuto la mia cara nonna materna di nome Rosa, una gran donna al servizio del Signore, una donna di gran Fede che mi parlava sempre ed instancabilmente di Gesù; era sempre con la Bibbia tra le mani; a volte non la capivo e mi chiedevo: “possibile che parla di qualcosa che non si vede? Addirittura afferma di amarlo!”, ma poi, dentro di me diceva: “un giorno capirò forse”. Ricordo una frase semplice ma significativa che spesso mi diceva: “ricordati, la Bibbia è la tua spada, il tuo scudo!” Non posso dimenticare quelle sante parole!

Beh, caro lettore, non ancora ho raccontato nulla di che, è solo l’Inizio! Ero ancora un tenero fanciullo (all’apparenza), un bambino vivace che ha avuto la “fortuna” (niente succede per caso) di nascere in una famiglia cristiana. Ho avuto dei cari genitori: la mia mamma Silvana, una mamma premurosa e paziente e mio padre Benito, un papà un po’ più rigido e autoritario. Sono stato allevato con sani principi (morali, etici, cristiani) e grazie a Dio a casa non è mai mancato il pane! Il Signore mi ha donato una splendida famiglia ed essendo il nono figlio ho avuto più coccole (che bello essere gli ultimi!). Ho imparato ad accontentarmi di tutto ciò che il Signore provvedeva e provvede ogni giorno per la mia vita.

Le mie sorelle Michela e Lidia frequentavano la Chiesa Evangelica Pentecostale ADI di Foggia e un giorno, quasi per gioco, m’invitarono ad andare con loro in Chiesa ed io accettai. Conobbi lì una carissima sorella, di nome Maria Torraco (la mia mamma adottiva) nonché monitrice, che ci accolse nella scuola domenicale con grande amore. È stata la mia “mamma” per qualche anno e ringrazio il Signore per l’amore, la cura, e l’attenzione che ha mostrato nei miei e nei confronti di tutti noi fanciulli. Ho passato degli anni preziosi, il Signore si è servito di lei senza dubbio.

Ad un certo punto della mia vita, avevo circa quattordici anni e mi trovavo nella critica fase adolescenziale, decisi in cuor mio, per motivi inspiegabili di chiudere i ponti con la Chiesa, fino ad allontanarmi del tutto da essa. Sperimentai da quel giorno nuove esperienze, il mondo offriva tanto, tutto ciò che era nuovo e diverso dal comune, appagava il mio animo. Mi iscrissi ad una palestra di Pugilato e in breve tempo riuscii a conseguire risultati di interesse nazionale, ben 3 volte sono stato campione italiano di Pugilato. Dopo una lunga esperienza sportiva, ho concluso le scuole superiori ed ho scelto la carriera militare come volontario nell’Aeronautica militare.

Ero arrivato ad un punto di gloria personale, di apparente felicità, non mancavano le soddisfazioni sportive, avevo trovato un lavoro, ero pieno di donne, fumavo, e giocavo alle slot machine, mi sentivo indistruttibile.

Ma il Signore è misericordioso! Un bel giorno, era il 4 Ottobre del 2016, vivevo a Villafranca di Verona, il Signore mi ha cercato. Era un freddo pomeriggio nordico, dal clima particolarmente umido, avevo appena consumato un aperitivo quando mi trovai a passare dinanzi alla Chiesa Evangelica Pentecostale ADI di Villafranca di Verona; ad un tratto mi voltai verso l’uscio, la Chiesa era chiusa, e lessi delle piacevoli ed amorevoli parole: “Dio è amore”, “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato”. Quelle parole toccarono nel profondo il mio cuore e mi chiesi: “ma io cosa ho fatto fino ad oggi?” e “ma ho sentito parlare del Signore?” Il Signore si rivelò nel mio cuore in maniera potente e dentro di me ebbi il forte bisogno di cercarLo e di tornare al Signore Gesù!

Rimasi a guardare l’uscio della Chiesa come quando si vede per la prima volta una vetrina splendente, raggiante, ben allestita! Non capivo cosa stesse succedendo intorno a me, e ad un certo punto accettai dentro il mio cuore di seguire Gesù! Di lì a poco rientrai in caserma nella mia stanzetta, ero solo, e subito cercai una Bibbia nel cassetto del comodino, ne avevo una regalatami da una cara sorella di nome Marina. In me era sempre più forte il desiderio di conoscere quel Gesù di cui avevo sempre sentito parlare. Il seme che era stato piantato nel mio cuore ottenebrato, stava tornando in vita; successivamente mi sedetti sul letto ed aprii il lettore musicale del mio cellulare, in cui c’era ogni specie di musica mondana. Lì, tra i vari brani, trovai un inno di lode al Signore dal titolo “Grande sei tu”; e subito cominciai ad ascoltarlo; man mano che il brano scorreva ne memorizzai le parole e cominciai a cantarlo con tutto il mio cuore ad alta voce. All’improvviso scoppiai in un fiume di lacrime, mentre avvertivo una leggerezza di animo indescrivibile ed una forte gioia, una potenza. Non capivo ancora cosa stesse accadendo ma non riuscivo a fermare quel pianto.

Mi sono ricomposto e armandomi con la Bibbia, annullai tutti gli impegni mondani e m’incamminai verso quella Chiesa; apriva alle ore 19:00. Entrai non conoscendo nessuno e mi sedetti composto.

Il culto al Signore cominciò puntuale; mentre ascoltavo le persone presenti che cantavano e lodavano il Signore con gioia e semplicità di cuore, scoppiai a piangere nuovamente; Il mio cuore era sempre più leggero, libero e provavo grande gioia nel piangere davanti al Signore. Cominciò lo studio biblico sulla “Fornicazione e l’adulterio”, peccati carnali che Dio non approva. Il caro Pastore Glauco Rabitti predicando confermò la condizione di peccato in cui mi trovavo. Il Signore aveva parlato al mio cuore e mi sentii indegno e peccatore davanti all’autorità del Signore Gesù Cristo.

Ancora oggi i brividi nel raccontare queste mie personali ed uniche esperienze col Signore, posso confermare che il Signore quel giorno mi ha cercato, la salvezza è entrata nella mia vita e Gesù ha perdonato i miei peccati. Ho cominciato nei giorni seguenti a leggere la Parola di Dio, a pregare il Signore Gesù e ad andare in Chiesa. Sono passato dalla morte alla vita!

Abbiamo un Dio, il Signore Gesù Cristo che ci ama, la sua misericordia non si è esaurita.

Ad oggi, 22 settembre 2019, posso affermare a gran voce di essere un figlio dell’Eterno riscattato dal Signore Gesù Cristo e salvato per la sola Grazia del Signore mediante la Fede che ho riposto in Lui. Sono sceso nelle acque battesimali in presenza del caro pastore Fulvio Tarabella per dare testimonianza della grandezza del Signore, dichiarando che Lui solo è il mio Salvatore e il mio Signore che ho accettato nel mio cuore e che sono pronto a servire e seguire. L’emozione è stata forte, avevo brividi su tutto il corpo, gloria a Dio! Ma il Signore ha guidato le mie labbra nel testimoniare dandomi forza ed efficacia.

Caro lettore, chiunque tu sia, non pretendo un “like” da questa reale e viva testimonianza, ma voglio invitarti a cercare il Signore Gesù Cristo ed a fidarti di Lui. Non te ne pentirai, il Signore è pronto a salvare anche te!

Che Dio ti benedica

Stefano Marranzino Scopece